lunedì, aprile 11, 2011

Jurij Gagarin e gli Eroi dei nostri Tempi

E' da quando ho consapevolezza di me e di ciò che mi sta intorno che ci penso e ne sono convinto: vivere in quest'epoca è una sciagura. Senza mezzi termini. Se si guarda la storia di qualche decennio fa e la si compara con l'attualità c'è solo da impallidire: non c'è motivo di preferire "questi cazzo di anni zero" (che poi sono già finiti ma nessuno se n'è accorto) a qualsiasi decennio del secolo scorso: sotto qualsiasi punto di vista (economico, sociale, politico, musicale, artistico, sportivo ecc) siamo destinati a non ricordarci di questi anni, anzi, ce ne ricorderemo solo per cose negative.

Esattamente 50 anni fa Jurij Alekseevič Gagarin entrava nella storia dell'umanità per essere stato il primo uomo a rivelare che la Terra è blu, dall'alto della sua orbita spaziale a di 300 chilometri dal suolo, a bordo della navicella Vostok 1. Figlio di una contadina e di un falegname, ma soprattutto figlio dell'immaginario sovietico degli anni 60 e padre di tutti i cosmonauti che lo seguirono, le sue parole sono commuoventi ancora adesso "Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini."
Nel luogo di atterraggio, dopo circa 90 minuti di volo, si era radunata una folla di persone per acclamarlo e portarlo in trionfo: il Cristoforo Colombo dello Spazio o l'Icaro redivivio, come fu subito dopo soprannominato, aveva vaporizzato i confini umani e per questo fu proclamato "Eroe dell'Unione Sovietica". Quello che seguì fu una fase storica in cui la guerra si faceva e si vinceva sul campo della scienza e della tecnologia, senza spresco di licenzo o di ordinanze.

Chi sono gli eroi dei nostri tempi? Forse Ken Saro-Wiwa, ma ci voleva un Teatro degli Orrori per ricordarsene? O forse un mafioso pregiudicato morto in carcere e consacrato "eroe" per aver tenuto la bocca chiusa? Se lo si chiede a qualcuno qualsiasi, cosa risponde? Personaggi dello sport che hanno ingaggi annuali pari a quello che io non guadagnerò in tutta la vita? O forse i lavoratori della Tepco, che muoiono o moriranno come mosche per rimediare a colpe e omissioni di cui non sono responsabili? Se "le facce di Vogue e gli attori troppo belli" sono le risposte più inflazionate vuol dire che c'è davvero il vuoto intorno.
Una società senza eroi è una società senza valori e di individui che non riescono o non possono più sognare.
Che tristezza