martedì, ottobre 23, 2007

Where is Wonderland?

Una settimana.
Anzi 5 giorni e mezzo in quello che consideravo "ilpaesedellemeraviglie", ovvero, una regione del mid-europe non meglio specificata con popolazioni ignote dalle lingue straniere e culture diverse, sono stati sufficienti per rendermi conto che il vero "paesedellemeraviglie", quello in cui succedono cose strane e incomprensibili, è il paese in cui ho vissuto gli ultimi 24 anni.
Non si tratta di un'eccezione al relativismo galileiano: in certi casi è opportuno, anzi necessario, fissare un sistema di riferimento assoluto, i cui principi siano di riferimento per il confronto con altri sistemi.
E quindi, giusto per fare qualche esempio, apprendo lunedì scorso che un famoso radiologo viene condannato a 8 anni per favoreggiamento alla mafia. La fama e la condanna non sono legate ovviamente alla sua professione di medico, bensì alla sciagurata coincidenza che lo vede anche governatore della regione Sicilia. In un qualsiasi paese civile e democratico i cittadini sarebbero indignati e il segretario di partito gli avrebbe subito stracciato la tessera, dopo averlo sospeso da ogni incarico all'inizio del processo. In Tristalia i leader della sua coalizione fanno a gara a chi gli fa sentire prima il suo affetto-stima-solidarietà.
Altre sorprendenti meraviglie del nostro paese si possono trovare nell'ultima puntata di report in cui la giornalista mette in evidenza una dopo l'altra le anomalie del sistema politico italiano.
Parlo di "anomalie" in quanto il mio sistema di riferimento è ovviamente tarato sui paesi nordici, in cui certe leggi non è nemmeno il caso di farle perchè viene naturale pensarla così.
Ma il problema non è politico, è culturale.
Per quel che riguarda invece i miei sogni da Mr Tompkins, ahimè, dovranno essere ridimensionati e non di poco.
Una tesi che doveva essere di 6 mesi in Belgio in un'azienda leader mondiale nel settore (la IBA), è diventata prima una collaborazione esterna con l'azienda e alla fine mi sono ritrovato esattamente nello stesso punto di partenza, quello da cui avrei voluto fuggire: l'università degli studi di torino, gruppo tera, costola medica dell'INFN. Non che la cosa mi faccia schifo, ma erano ben diverse le mie aspettative.
L'unica cosa che posso dire è pazienza, invece che provare l'ebrezza della vita da emigrante in un paese civile in cui per essere assunto non hai bisogno di raccomandazioni ma basta inviare il curriculum e vieni contattato dopo 2 ore, per il momento me ne starò quatto quatto all'univershitty of Taurinum, sognando un posto precario da ricercatore con contratto a progetto a 900 euro al mese finchè morte non mi separi...

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