mercoledì, gennaio 10, 2007

Tra i Dadi e il Poker

Oggi prima giorno di nuove lezioni, due corsi da seguire: MQII (meccanica quantistica 2 per astrofisica e fisica applicata) e Fisica Medica.
Adesso metto il primo, quando tornerò sulla terra mi occuperò del secondo.
MQII è un corso che si segue al III o al IV anno, obbligatorio per tutti gli studenti specialistici, considerato una tappa obbligatoria o esame "da selezione" da chi comanda e non solo un'infame seccatura, ma anche il più inutile degli esame da molti studenti che non aspirano all'aulico mondo della fisica delle particelle.
Fino all'anno scorso lo teneva un prof. che era noto come gran fisico teorico nella vita e gran pezzo di emmenthal agli esami. Tanto per fare qualche esempio:
"Scelga un argomento di cui ha piacere di parlare..." (ad uno studente)
"Perfetto, sappia che non tratteremo mai questo argomento"
Oppure, sentito con le mie orecchie, in risposta ad uno studente impreciso:
"Non dica cazzate: la trasformata di fourier non è un operatore, semmai è una funzione che si ottiene applicando l'operatore di fourier".
Anche se in pensione, viene in istituto soltanto per gli esami dei corsi che teneva anni fa e gode nell'umiliare i poveracci che sono messi in difficoltà dalle sue domande relative al programma che secondo lui era da portare.
Così il corso di MQII (uno dei più ostici da seguire, studiare e sostenere) da lui tenuto fino all'anno scorso veniva frequentato sempre meno e gli studenti affluivano in massa a seguire le lezioni di un altro professore il cui programma è molto più specifico, ma l'esame molto più umano.
Ebbene, dopo 2 ore di lezione sono rimasto folgorato da questo professore: vuole inventarsi un corso di MQ rivolto a tutti quegli studenti specialistici che non intendono seguire il percorso delle interazioni fondamentali (cioè delle particelle, vedi accelleratori, cern e infn) dando però una visione d'insieme agli argomenti trattati in quel settore della fisica, senz'altro il più affascinante ma, a mio modesto parere, anche il più scorrelato dalla vita di tutti i giorni e dalla percezione di quel che ci sta intorno.

Questo il programma:
- Richiami di MQI
-Richiami di Elettromagnetismo (Eq. di Maxwell e Formalismo Covariante)
-Relatività Ristretta
-Unità Naturali (perchè e come utilizzare un sistema in cui la costante di Plank ha lo stesso valore e le stesse dimensioni della velocità della luce)
-Principio di Gauge in MQ
-Eq. di Klein-Gordon e di Dirac in MQ
-Teoria Quantisitca dei Campi (cenni)
-Applicazioni di MQ (Elettrodinamica Quantistica, Cromodinamica Quantisica ecc)

Tutti concetti o molto avanzati, o comunque, che è bene fissare in testa per un aspirante fisico.
E, aspetto assolutamente da non disdegnare: esame solo orale "perchè tanto non esistono problemi facili di MQ...". Detto questo l'aula stracolma di studenti ha tirato un lungo sospiro di sollievo!!
Poi ha iniziato la lezione: 6 postulati della MQ. Ovvero le ipotesi che reggono in piedi una teoria che, con la gioia dei giocatori di dadi, non ha trovato smentita in nessun esperimento fin qui realizzato.
Insomma, in un periodo in cui mi sento molto divergente dal mondo accademico per tutta una serie di motivi, tra cui l'impressione di non riuscire a concludere nulla e di avere a che fare con persone molto meno competenti di quello che vorrebbero far credere, questa sorpresa positiva giunge inaspettata come una scala servita in una partita in cui sto finendo le fiches.
Sta a me adesso alzare la posta in gioco e ripulire il tavolo.

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