mercoledì, febbraio 21, 2007

Vabbè che a carnevale ogni scherzo vale, ma qui stiamo esagerando.
Speriamo che questa notte porti consiglio, e che il presidente del consiglio non faccia il coniglio.

mercoledì, febbraio 14, 2007

Comin' Soon...


Uno dei principali motivi per cui per cui si può ritenere Torino irrimediabilemente "migliore" di Milano in senso assoluto è che qui, a Torino, ci sono meno milanesi.
P.S.
... Aggiungo che, essendo anch'io "coglione", anche a me Berlusconi fa schifo, e questo è un altro dei motivi.

lunedì, febbraio 12, 2007

Teorema del Dito Alzato

H.P.
Sia dato:

  • un percorso gamma con estremi a, b interamente contenuto nel dominio degli spostamenti quotidiani
  • un servizio di trasporti locale con navetta a frequenza oraria
  • Una città con circa un milione di abitanti.
  • Spirito d'iniziativa e forza d'animo
T.H.
Si può percorre gamma sia in senso diretto che inverso senza mezzi di trasporto pubblici o privati ad una velocità media superiore della velocità che avresti andando a piedi.

Dim.
Se è da più di 15 minuti che attendi come un fesso un autobus che molto probabilmente non passerà perchè ogni speranza che sia solo un po' in ritardo è andata persa oppure se sei uscito di casa e hai visto passare sotto il tuo naso l'autobus che avresti dovuto prendere e non hai voglia di aspettare 1 ora per quello successivo o se hai confidato in qualche crumiro che disertasse lo sciopero generale del settore, sei nelle condizioni di applicare il Teorema del Dito Alzato.
Basta mettersi al lato della strada alzare il braccio destro e un dito (meglio se il pollice) e aspettare. Dopo un po' di tempo l'indifferenza della gente sembra incrociare i tuoi occhi e se in quell'istante il guidatore distratto riesce a capire il significato di quel gesto obsoleto è probabile che si fermi. Tu allora devi corrergli dietro, aprire la portiera del passeggero e improvvisare una conversazione.
Ne ho vissute di strambe tipo (appena aperta la porta, una ragazza) :" Sei bravo?" e io: "A dirla tutta sarei Luca, e tu?"
Oppure: "E così studi fisica? Com'è andata a finire con le stringhe? Dio gioca a Dadi con l'universo, ma sono dadi truccati."
Molte volte, invece, a meno che non sia qualcuno che conosco, s'instaura un agghiacciante silenzio che accompagna il mio viaggio.
In ogni caso, comunque, tutte le volte che ho fatto autostop, in media una volta a settimana, non solo non me ne sono mai pentito, ma ci ho sempre guadagnato in tempo, nonostante l'indifferenza-diffidenza della gente.

domenica, febbraio 04, 2007


Io sono democratico. E ci credo, alla democrazia.
Sono anche disposto a sacrificare la mia stessa vita affichè ognuno possa esprimere liberamente la propria idea.
Purchè, ovviamente, non diferisca dalla mia.

venerdì, febbraio 02, 2007

Bipallismo all'Italiana


Che bello vivere in un paese che rispecchia in toto il dualismo delle leggi che governano il cosmo!!
Noi italiani l'abbiamo già capito da anni: non può esistere una parte se non c'è una controparte che si contrapponga alla prima in modo che la somma delle due sia zero (anche se a tale risultato si giunge sommando due termini identicamente nulli...)
Oramai siamo tutti assuefatti dal sistema bipolare al punto che ci sembra strano che in qualsiasi discussione non ci siano i "due schieramenti". Hanno fatto una "retata" alla stazione di Roma per beccare i cosiddetti "portoghesi" e multarli, ma se nel servizio su Tg2 10 minuti non viene inserito il commento di un "abusivo" che, colto in flagrante, denuncia la sporcizia sui treni , allora il tele-manipolato entra in confusione: dov'è la contro-intervista? E la smentita? Non è che è tutta una montatura?

Macchè...

In parlamento non è che sia poi molto meglio, anzi è che nasce il groviglio.
Chi la propone questa legge? Se l'ha proposta uno dei nostri la votiamo in massa, altrimenti opposizione dura senza paura. Poco importa se non si conosce nemmeno l'argomento, l'importante è difendere a spada tratta le ragioni della propria coalizione e cercare di screditare l'avversario. Il tutto, ovviamente, senza fare riferimento all'oggetto della discussione facendo finta che la verità sia una, unica e indiscutibile.
Chi dovrebbe divulgare le informazioni sulle mosse dei nostri dipendenti-papponi non perde occasione per invertire sistematicamente la priorità delle cose: poco rillievo al "Cosa", giusto due parole per evocare nella mente del tele-guidato o del lettore distratto un qualche vago ricordo su qualcosa di "già visto/già sentito", nulla al "Perchè", non sia mai che qualcuno fa qualcosa nell'interesse di qualcun'altro, ma avanti Savoia con i "Chi" e soprattutto con i "Che Cosa ha Detto Questo", "Che Cosa Ha Risposto Quell'Altro", "Con Chi Ha Cenato Tizio", "Il Bollettino Medico Di Caio" e via discorrendo.
Non sto parlando di "Verissimo" o "la non-Vita in Diretta", ma del più autorevole dei canali di informazione pubblica: il Tg1.
Prendiamo ieri sera: il senato approva la proposta dell'ex ministro Calderoli, già propositore della legge elettorale da lui stesso definito una porcata, sull'ampliamento della base americana di Vicenza. La proposta passa al pelo e l'opposizione insorge, e, come ci si aspetta in questi casi e in questo sistema bipolare, invoca le dimissioni del governo.
Che fa il TG1? 30 secondi di cronaca parlamentare e poi una carrellata di 5 minuti di commenti dei politici a 360°. Sulla legge? Sulla base di Vicenza? Sul ruolo dell'Italia all'interno della Nato? Ma va!!
Queste sarebbero "notizie" e in quanto tali è meglio abolirle per non disturbare le opinioni.
Dall'altra parte, il Tg3 sta diventendo sempre la Radio Kabul nostrana: ieri servizio-propaganda su quant'è bravo Marrazzo perchè ha fatto iniziare i lavori in un ospedale di Roma dopo che era stato denunciato in un servizio qualche tempo fa un evidente e scandaloso stato di abbandono dei locali semi-interrati.

La logica che governa il sistema bipolare è tanto semplice quanto spietata: una riga sul campo di giuoco che divide le due formazioni, i due schieramenti che fanno melina per 90° e gli arbitri che se non si confondono con il pubblico, sono a libro paga di una delle due società. Guai assegnare una punizione ad una squadra se poi non se ne concede una anche all'altra. Guai cercare un dialogo possibile tra le due parti, meglio, piuttosto truccare di nascosto la partita e fingere di giuocare.
Sono troppo giovane per poter dire di rimpiangere la prima repubblica e il pentapartito, e i tempi in cui ogni appalto pubblico serviva per finanziare partiti in base al loro peso politico, ma sinceramente trovo snervante, al limite del disgusto, sentire quotidianamente mediocrità del calibro di "Castagnetti" (pizza Margherita) o "Rotondi" (Nuovi Demo-Cretini) parlare nelle telecamere senza sentire niente.