martedì, ottobre 31, 2006

Cronache da una Società Irrazionale


Ok, la parte del lamentone non mi è mai piaciuta, tantomeno quando hai a che fare con chi si prende doppia dose di merda quotidiana da ingoiare. Ma se la razione di sterco viene direttamente o indirettamente stabilita in seguito all'irrazionalità di chi spolvera poltrone di pelle con la parte migliore del suo corpo allora il polso si fa sentire, la salivazione si azzera e la rabbia sale.
Oggi ho praticamente buttato la mattinata in Comune per fare 2 documenti: un certificato di residenza e un certificato di stato di famiglia. Documenti semplicissimi da ottenere: basta andare all'anagrafe.
Già, ma l'anagrafe non si chiama più anagrafe, così come il bidello ora si chiama "operatore scolastico", lo spazzino "operatore ecologico", una guerra "operazione umanitaria" e via discorrendo (Apro una parente: lo spazzino si sentirà gratificato e incentivato con questo nomignolo?)...
Il fatto che all'entrata del palazzo civico di Moncalieri non ci sia un usciere o un portinaio o un povero cristo col compito di indirizzare gli utenti (se si vede la burocrazia come servizio) verso l'ufficio di cui hanno bisogno può essere irritante; ma ancora più irritante è girare all'interno dello stesso edificio rincorrendo indicazioni che sai che non portano dove vorresti, senza trovare nessun cartello con su scritto "anagrafe", entrare poi nella "segreteria generale" e, dopo aver spiegato ciò di cui hai bisogno, sentirti dire: "Ah, ho capito, lei deve andare all'ufficio studi demografici", o qualcosa del genere, aspettare un'ora quando sei il terzo in coda e dover ancora pagare una marca da bollo da 14,62 euro più un totale di 79 cents per le operazioni relative ai due certificati...
A volte invece l'irrazionalità delle "istituzioni burocratiche" è più simile a una forma di sadismo di massa. Come la settimana scorsa che sono andato in segreteria degli studenti della facoltà di scienze M.F.N... Scienze MFN, che non vuol dire Scienze Mai Fatto Niente, come si potrebbe pensare dando uno sguardo agli orari di apertura della segreteria studenti....
Comunque, in questo periodo ci sono un sacco di cose per cui uno studente ha bisogno dei servizi di segreteria: ci sono le tasse da pagare, iscrizioni, libretti da ritirare, domande di laurea da inoltrare e via discorrendo.
E quale fantastica pensata dalla segreteria? Teniamo aperto uno sportello su 8 che ce ne sono!!! Sta di fatto che giovedì, quando sono andato lì per l'una e mezza ho avuto tempo chiacchierare con altri colleghi di sventura, leggere di bandi e borse di studio, di gustarmi il mio pranzetto al sacco, farmi una pennichella, riprendermi dall'abbiocco e poi, alla fine, passare allo sportello e risolvere il mio problema in meno di 2 minuti d'orologio.
Adesso che ci penso, per deformazione professionale, potrei calcolare l'efficienza della segreteria come il tempo impiegato dalla segretaria rispetto al tempo di attesa: 2 minuti su circa un'ora e mezza fa poco più del 2%... Niente male!

domenica, ottobre 29, 2006

Cronache da una Mente Troppo Razionale


Purtroppo è vero, qui lo dico e qui lo ripeto: ho un forte sospetto di avere una mente più razionale della media. Nel fare questa affermazione la mia razionalità mi spinge a spiegare almeno due concetti chiave per poter centrare il punto: media statistica e percezione che uno ha di sè stesso rispetto "agli altri".
Consideriamo un esempio semplice: provate a fare un test a un certo numero, non troppo piccolo di persone che hanno la patente B e ponetegli la seguente domanda: "Come guidatore, tu ti consideri meglio o peggio della media?" Generalmente il 70-80% delle persone intervistate risponde di guidare meglio della media. Ma la variabile "qualità della guida" (supponendo di poterla ricavare da diversi parametri tipo incidenti, multe, manovre x parceggiare ecc.) segue una distribuzione gaussiana, cioè, data una media, la popolazione si distribuisce simmetricamente attorno ad essa. Quindi il fatto che più dei due terzi del campione affermi di trovarsi al di sopra della media, se il campione è significativo, vuol dire che gli intervistati hanno qualche problema a dare un giudizio di sè stessi.
Tenendo conto di questo, ripeto: sospetto di avere un atteggiamento più razionale della media perchè confrontandomi tutti i giorni con chi mi sta intorno vedo situazioni, comportamenti e scene che hanno poca razionalità.
Con ciò non mi considero più intelligente della media o più in alto in un'ipotetica graduatoria, mi considero semplicemente un po' diverso.
Diverso nel non manifestare apertamente i miei sentimenti.
Diverso nel non prendere mai una posizione esplicita a favore o contro.
Diverso nel non farmi trascinare troppo dagli eventi.
Diverso nell'accorgermi troppo tardi della realtà delle cose.
Diverso nel rendermi conto troppo tardi di aver perso qualcuno o qualcosa.
Diverso nel non aver mai troncato un'amicizia.
Diverso nel sapere qundo c'è un limite e soprattutto nel sapere riconoscere di averlo passato.
Diverso nel trovarmi solo nel mezzo di un ciclone di eventi, (come Tra un Incudine e un Martello) che, a mio avviso, non lascerà vincitori ma solo vinti.

giovedì, ottobre 26, 2006

Cronache da una Mente Irrazionale:

Oggi ho litigato con il mio amico immaginario.
Dice che mi invento le cose...


(Thk G.T.)

martedì, ottobre 17, 2006

Anch' Io credo ai Miracoli


Ieri sera sono andato alla Festa della Birra organizzato dalla comunità di San Patrignano a San Giovanni Rotondo. Ho bevuto come un porco. Puoi capire, un litro un euro, meno della benzina. Poi, dopo un paio di boccaloni di troppo ho deciso di darci un taglio e tornare a casa, ché mi ero anche un po' stufato.
Ero in macchina ed è stato un vero miracolo che sia riuscito a: trovare le chiavi, inserirle nella toppa, salire in macchina, uscire dal parcheggio, tornare a casa, parcheggiare, chiudere la macchina trovare le chiavi di casa ed entrarci.
Poi, gli n! litri di birra si sono fatti sentire tutti insieme e sono andato in bagno a svuotare la vescica e qui si è verificato un altro miracolo: appena aperta la porta del cesso si è inspiegabilmente accesa la luce e appena ho chiuso la porta si è spenta altrettanto inspiegabilmente. Sorprendente.
Stamattina è stata dura: ero totalmente rintronato, avevo un'emicrania da guinness dei primati e mi pareva di avere una mongolfiera al posto della testa.
Ma la cosa che mi ha spezzato lo stomaco è stato trovare i cartocci del latte fresco nel frigo zuppi di urina...

giovedì, ottobre 12, 2006

Due a Zero!!



Quello sopra è il display dell'ex nuovo-giocattolino di mio padre. Segna oltre alla velocità in Km/h, la temperatura, il livello di carburante, la temperatura del liquido di raffreddamento, l'ora e il kilometraggio totale. Si legge ore 19,20 (nemmeno 5 ore fa') 20°C, metà serbatoio e 605 Km totali.
605. Nemmeno un tagliando. Meno di un mese.
Quella sotto invece è un ingrandimento che spiega il titolo. Praticamente inutilizzabile, talaio completamente piegato.
Via Onorato Vigliani, angolo C.so Croce: dice, ma questa volta ha anche una testimone, di essere passato col verde e uno gli ha tagliato la strada passando evidentemente col rosso.
Crocerossa, carabinieri, polizia municipale e visita in pronto soccorso. Forse un braccio rotto e gli inevitabili bolli.
Per la serie la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo.

lunedì, ottobre 09, 2006

Tra le varie esperienze assurde che mi sono capitate, una merita di finire su questo blog. Posso infatti affermare di essere stato chiuso a chiave in una stanza del reparto di psichiatria delle Molinette.
E non era per cercare un mediatore o compromessi o, tantomeno, per farmi chiedere "come stai?"

domenica, ottobre 08, 2006

Impressioni di ottobre

(scritto quasi di getto)

"Come una Roccia,
come un Pianeta,
come una dannata Bomba Atomica",
Come una giornata di ottobre in maglietta a maniche corte
Come l'estate che non si arrende all'autunno
Come un cane che lotta contro la sua vecchiaia,
"Come un Animale sul punto di morire",
"Come un Amore senza più Amanti,
Come dopo una Corsa ormai senza più Strade"
Come una cella senza le sbarre,
Come rendersi conto di quanto sia importante solo quando realizzi che dovrai farne a meno,
Come un urlo dopo la vittoria,
Come un pianto dopo un addio,
Come una corsa senza mai un arrivo,
Come un pomeriggio di sole,
Come dopo un temporale estivo
Come "un Uomo alla ricerca di sè stesso",
Come una svolta improvvisa,
Come l'incertezza del futuro,
Come una decisione da prendere...

lunedì, ottobre 02, 2006

Sweet Dreams

Andare a dormire senza riuscire a prender sonno, girarsi nel letto, provare a contare le pecore, i bovi, le renne o gli elefanti. Ho provato anche le tecniche di rilassamento zen ma niente da fare: da una settimana coricarmi nel letto e' diventato il mio incubo quotidiano. Vado a dormire ad un'ora tutto sommato nemmeno troppo indecente in condizioni nemmeno troppo indecenti e inizia la battaglia contro il cuscino. Provo a mettere su un disco che accompagni il sonno, ma lo ascolto fino alla fine senza nessun risultato. Intanto si sente il rintocco lontano prima del campanile di Rocciamelone, poi quello di Pecetto e infine quello di Revigliasco. Che nervi quando senti un solo rintocco: Sara' l'una ? L'una e mezza? Le due e mezza? Basta aspettare mezzora e lo capiro'. Intanto penso al prgramma per il giorno a venire. Se va bene che mi alzo con la sveglia posso prendere il bus e cercare di recuperare lasciandomi cullare dai tornanti della Maddalena, altrimenti dovro' inforcare la vespa e infilarmi nel traffico di corso Moncalieri superando contromano le centinaia di automobili incolonnate per l'eternita'.
Se poi va proprio peggio mi passera' la giornata in uno stato di completo distacco dalla vita terrena, in una specie di limbo tra il sonno e la veglia con quel fastidiosissimo senso di pesantezza sugli occhi e un martellante pulsare alle tempie. Gli sguardi dei passanti mi fanno pensare di essere piu' simile ad un fantasma tant'e' che una volta mi e' capitato di fare la stessa strada a piedi di 4 scolari seguendoli a trenta metri di distanza. Uno di questi si gira e mi fissa negli occhi e poi dice qualcosa quasi di nascosto ai suoi amici. Questi si girano e mi fissano e accelerano il passo.
Poi la giornata passa senza appetito e salto pranzo. Torno a casa per cena qualche attivita' socio/ricreativa la sera e poi a nanna, per chi ci riesce, per me si ripete la storia di ieri.
Sara' l'una ? L'una e mezza? Le due e mezza? Basta aspettare mezzora e lo capiro'. Magari un bicchierone di latte mi terra' occupato l'apparato digerente facilitando l'operazione, ma non funziona piu' come una volta questo trucchetto. Cosi' come la lettura: non posso mettermi a leggere un libro alle 4 del mattino, ci ho gia' provato e dopo due pagine mi si incrociano gli occhi, penso che e' fatta ma appena si spegne la luce ri-inizia la battaglia con il cuscino. E penso a quale disco ascoltarmi stanotte o per quanto ancora mi dovro' rigirare in questo letto.