martedì, dicembre 05, 2006

Irresistibile


Niente, attaccare a studiare mi viene difficile.
Soprattutto se continuo a navigare in rete e per caso trovo il motivo per cui, secondo Emilio 'Ahuf Auhf ' Fido, 2 milioni di persone sono andate a Roma sabato scorso.
Inutile commentare il silenzio sulla presenza di gruppi neofascisti, ma un post dedicato alle 67 NUOVE TASSE DI PRODI ci sta, eccome.
E io che pensavo, ingenuo, che fosse sinistrorsa l'attitudine di creare dal niente presupposti per manifestazioni pubbliche (vedi animalisti, sette anti-psichiatrìa, gruppi pseudo-ambientalisti, gay-pride ecc.) che, per carità, sono benvenute in quanto eventi di confronto ma soprattutto di aggregazione e divertimento, ma che, troppo spesso, la strumentalizzazione dei pochi sui molti e la disinformazione la fanno da padrone.
Ma qui siamo sul grottesco hard-core!
Ma qualcuno dei peones del Banana l'ha mai letta questa lista?

No, perchè a me sembra giusto far pagare una visita medica se poi uno se ne sbatte e non va a ritirare gli esiti. (Tassa N° 11).

Così come mi sembra giusto tassare maggiormente le macchinette dei giochi d'azzardo che garantiscono ai gestori di guadagnare alle spalle dei fessi che ci giocano senza alzare un dito. (Tassa N°1 2).

50 centesimi di incremento su un biglietto aereo per le misure anti-incendio negli aereoporti (Tassa N° 13) non mi sembra la fine del mondo, viste le innumerevoli normative-stronzate anti-terrorismo volute dal precedente governo.

C'è da stupirsi che i Padani anti-immigrazione abbiano protestato contro la
Tassa N° 14. Infatti prevede un aumento a 75 euro per la tariffa dovuta per il rilascio del visto per il soggiorno e per il transito sul territorio italiano a cittadini di Paesi non appartenenti all’area Schengen.

A me sta bene tassare i pacchetti di sigarette (Tassa N° 17): speriamo che la gente così smetta un po' di fumare o che per lo meno passi il concetto: "Tu fumi? Sappi che il sistema sanitario pagherà per questo tuo vizio"

A me non pare che ci sia nulla di sbagliato nell'aggiornare il catasto (Tassa N° 20) soprattutto se il fine è quello di far "emergere sia immobili non censiti dal catasto e che sono stati edificati negli anni, sia la diversa destinazione di immobili (palazzi, ville) ancora accatastati come fabbricati rurali ma oggi adibiti ad abitazioni." Se uno vive in una villa con parco è giusto che paghi le tasse per una casa di lusso e non per un rudere.

A me sta bene tassare le auto aziendali (Tassa N° 30): soprattutto se queste sono state acquistate dall'azienda, ovviamente senza iva e poi sono usate non dai titolari dell'azienda.

Ma questa è ancora meglio: Tassa N° 31: "Auto dei disabili. Stretta sulle autovetture dei disabili. I benefici fiscali riconosciuti solo se i mezzi vengono utilizzati esclusivamente o prevalentemente a beneficio dei disabili. Decadenza dalle agevolazioni se l’auto viene rivenduta prima di due anni."
No comment.

Di nuovo a proposito di federalismo, Tassa N° 32: " Benzina più cara. Regioni e province autonome che sforano il patto di stabilità interno applicheranno automaticamente l’imposta regionale sulla benzina nella misura dello 0,0258 euro ".
Se sono autonome...

Tassa N° 37: "Patente a punti più cara. Chi non denuncia chi guidava l’auto, al momento dell’infrazione, paga una sanzione da 250 a mille euro" . Per la serie: "Fatta la legge trovato l'inganno", così almeno dovrebbe avere un po' più di senso la patente a punti, o no? Ma vi ricordate chi si vantava di averla introdotta?

Non essendo competente in materia non commenterò le tasse sulle imprese, però tra le "Varie" si trova ancora una chicca:
Tassa N° 67: "Campione d’Italia. I redditi delle persone fisiche di Campione d’Italia prodotti in franchi svizzeri per un importo complessivo non superiore a 200.000 franchi sono computati in euro, sulla base del tasso convenzionale di cambio stabilito con decreto del Ministro dell’Economia, aumentato del 50% della differenza tra il suddetto cambio e quello fissato dal mercato."
Finalmente qualcuno se n'è accorto che là se la godono alla faccia nostrà.

Non è che sia un prodiano convinto, anzi, sicuramente però compatisco quei poveracci che credono a quell'uomo basso e rifatto che finge malori e a cui tutti fanno a gara a chi gli lecca più i piedi.
C'è da riflettere. Molto.

E' una questione di Priorità


Per un po' questo mi occuperà il cranio.
Ci si vede dopo il 18, se sopravviverò...

giovedì, novembre 30, 2006

martedì, novembre 28, 2006

Tra la Delusione e lo Sconforto


A volte amo dire che "la realtà non è mai come te l'eri immaginata" e quando bisogna fare i conti con un'aspettativa sono di più le volte che ritorno a casa deluso.
Per me è sempre stato così: quando mi aspetto qualcosa di buono da un film o un concerto, una persona o un evento, troppo spesso finisco per rimanerci male perchè quel qualcosa non è stato come me l'ero immaginato.
E nella stessa misura i frangenti di vita che apprezzo di più sono proprio quando si verifica una situazione imprevedibile, incalcolabile: gli aspetti più misteriosi della casualità.

Dieci giorni fa sono andato con una cara amica a vedere dal vivo gli Assalti Frontali che si esibivano per la prima volta a Torino dopo l'uscita del loro ultimo disco "Mi sa che Stanotte...". E' più o meno da 7 mesi che aspettavo quel momento, gli Assalti sono uno dei miei gruppi preferiti e le due volte che li ho visti dal vivo hanno veramente spaccato. Il disco non è che mi dispiacesse più di tanto, ma mi ero ripromesso un giudizio definitivo quando li avrei visti dal vivo. Ebbene, è stata una quasi completa delusione: basi elettroniche uguali identiche a quelle del disco, qualche variazione, accettabile per un gruppo esordiente ma non per chi fa musica da 15 anni. Poche canzoni dell'album "Banditi" (il loro migliore) con basi ridicole, una sola da "Conflitto" e nemmeno la più rappresentativa.
Buona l'idea di regalare un paio di CD dal palco dicendo "Però lo devi masterizzare ad almeno 10 amici" ma, in fondo, avrebbero potuto far pagare meno il biglietto (5 euro per un centro sociale mi sembra un controsenso!!).
Niente, aspetterò un ultimo disco per considerarli ancora in pista, altrimenti l'unica cosa che rimarrà degli Assalti, oltre ai dischi e i ricordi dei concerti fatti con i Brutopop, sarà la maglietta che ognitanto indosserò nei giorni di inkazzatura sociale.
Come oggi:

Paranoia e Potere, Atto II

Il grafico qui sopra riassume cosa è successo dopo la chiusura delle urne delle elezioni politiche 2006: partiti con un margine di 5/6 punti, in accordo con tutti i sondaggi fatti in campagna elettorale, la coalizione di centro-sinistra è arrivata a vincere con 25 mila voti di scarto. Meno dello o,1%.Se fosse vero che le due coalizioni effettivamente si sono giocate le elezioni per un margine così misero mi sembra logico pensare che le due curve si sarebbero dovute intersecare più volte lasciando intendere fin da subito che si era di fronte a una situazione di sostanziale pareggio.
Se si aggiunge il fatto che nella storia delle elezioni politiche il numero di schede bianche è sempre stato tra il 3% e il 5% (circa un milione-milione e mezzo) distribuito in maniera assolutamente non uniforme tra le regioni e che nelle politiche 2006 non solo il numero di schede bianche è drasticamente diminuito (c.a. 500.000) ma si è anche uniformato tra le regioni e tale crollo delle schede bianche corrisponde all'avanzamento di un partito rispetto alle prime proiezioni, beh, signore e signori, qua siamo di fronte a un caso di brogli elettorali dalle dimensioni inaudite!!
Se non si era capito ho appena visto questo film e, di nuovo, è stata una delusione. Mi aspettavo chissà quale capolavoro di inchiesta giornalistica o ricerca statistica, interviste in cui l'intervistato è messo spalle al muro, un'inchiesta che dimostrasse chi, come cosa e il perchè di questi fatti.
E invece cosa trovo? Niente di più di quello che si sapeva già e che ho riportato in questo post, un'interessante intervista a un programmatore americano che dimostra che è possibile fare un programma che trucca le elezioni (ma dai, pensavo fossero cose da fantascienza!) e un azzardata ipotesi di comparazione tra le politiche 2006 e la strage di portella delle ginestre. E niente di più.
Ma sant'odio poteva almeno fare un'intervista a Pisanu o a un Prefetto qualsiasi o a un dirigente della ditta che ha gestito la trasmissione elettronica del voto? Poteva soffermarsi un po' di più e spiegare per bene i dubbi che hanno portato alla realizzazione di questo "docu-thriller" in modo che anche al più scettico dei berluscones venisse il sospetto che non tutto fosse andato per il verso giusto?
Poteva spiegare perchè i leaders della sinistra non hanno pronunciato una sola parola sull'accaduto?
Poteva perlomeno evitare quella sceneggiatura ridicola da gola profonda e discernere i fatti accaduti dalle ipotesi legittime?
A quanto pare no, e adesso l'accusatore passa per accusato, com'è immaginabile per chi la spara troppo grossa.
E della vicenda gravissima chi se ne occuperà adesso?
Ah, ma cosa importa, si attende il bollettino medico del banana, il papa è in Turchia, i servizi segreti russi, gli acquisti per natale...

mercoledì, novembre 22, 2006

Un Chimico


Solo la morte m'ha portato in collina
un corpo fra i tanti a dar fosforo all'aria
per bivacchi di fuochi che dicono fatui
che non lasciano cenere, non sciolgon la brina.
Solo la morte m'ha portato in collina.

Da chimico un giorno avevo il potere
di sposare gli elementi e di farli reagire,
ma gli uomini mai mi riuscì di capire
perché si combinassero attraverso l'amore.
Affidando ad un gioco la gioia e il dolore.

Guardate il sorriso guardate il colore
come giocan sul viso di chi cerca l'amore:
ma lo stesso sorriso lo stesso colore
dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore.
Dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore.

È strano andarsene senza soffrire,
senza un voto di donna da dover ricordare.
Ma è fosse diverso il vostro morire
vuoi che uscite all'amore che cedete all'aprile.
Cosa c'è di diverso nel vostro morire.

Primavera non bussa lei entra sicura
come il fumo lei penetra in ogni fessura
ha le labbra di carne i capelli di grano
che paura, che voglia che ti prenda per mano.
Che paura, che voglia che ti porti lontano.

Ma guardate l'idrogeno tacere nel mare
guardate l'ossigeno al suo fianco dormire:
soltanto una legge che io riesco a capire
ha potuto sposarli senza farli scoppiare.
Soltanto la legge che io riesco a capire.

Fui chimico e, no, non mi volli sposare.
Non sapevo con chi e chi avrei generato:
Son morto in un esperimento sbagliato
proprio come gli idioti che muoion d'amore.
E qualcuno dirà che c'è un modo migliore.

F. DeAndré



(...orgoglio della comunità scientifica subalpina
anche a 150 anni dalla sua morte )

venerdì, novembre 17, 2006

I'm Just Going to Grow Up!!


If It's true that
"the difference between a man and a boy
Is the price of his Toy",
today I'm feeling
a little bit more mature.

I only hope that someone, see above, does not make jealous itself
if I leave it for a 25 years more young girl...

domenica, novembre 12, 2006

Another Love Post...

Nella mia vita, che ci crediate o no, le donne sono sempre state una costante.
Anzi, per essere più precisi, le donne sono sempre state un rumore. Non nel senso che sono fastidiose da sopportare, come in alcuni casi effettivamente è o è stato, ma nel significato rigoroso del termine: dovessi fare l'analisi di Fourier degli esseri umani di sesso femminile in funzione della mia vita troverei una vasta gamma di frequenze, da poche ore a mesi, forse in qualche raro caso anni, relative ai periodi in cui la mia esistenza è stata in qualche modo influenzata dalla presenza di una donna. Ovviamente, trattandosi di rumore bianco il valore medio è nullo, questo mi sembra evidente, ma ci sto lavorando per trovare una linea spettrale con la quale entrare in risonanza.
Tra tutte, comunque, devo ammettere che con una sola c'è stato vero sentimento, con sola una ho vissuto la vera passione. Sarà un dettaglio da omettere, sarà stato uno scherzo del destino, sarà che ho ancora una visione post-adolescenziale per cui "L'aMMORE è una scoreggia nel cuore" ma è un vero peccato che si trattasse di due persone diverse...

mercoledì, novembre 08, 2006

Lode All'Essenzialità. Ovvero ecco un Buon Lavoro di Sintesi di un Ottimo Capolavoro Sintetico

A volte un silenzio può essere assordante.
A volte mancano le parole o non si riescono a trovare o proprio non ci sono.
A volte ne basta una sola ...






P.S.
Questo post è nato grazie al prezioso contributo tecnico del mio fratellino, che, comunque, se chiedesse prima di postare sul suo blog materiale preso in giro o se ne citasse perlomeno la fonte, magari, sarebbe anche meglio.

sabato, novembre 04, 2006

La mia Vespa

Casco allacciato, tolta la catena, inforcata la sella, tira la leva dell'aria se il motore è freddo, fai saltare il cavalletto tenendo saldamente la presa sul manubrio, in bilico sul piede sinistro e il destro sulla pedivella d'accensione. Un colpo secco, due , massimo tre. Dopodichè rassegnazione, busto piegato in avanti, come in adorazione, braccia tese e spinta di gambe. Dopo setto o otto passi girare in seconda, sentire la ruota sfregare con l'asfalto per mezzo metro e poi il motore che gira. Allora si apre il gas e si spinge più forte aspettando lo scoppio di partenza. Salto in sella con movimento atletico, una sbirciata allo specchietto e si va: anche stanotte riuscirò a tornare a casa.
Da piazza Bodoni mi lascio alle spalle il conservatorio passando per via Mazzini, ripercorrendo paradossalmente la strada fatta a piedi dai muri per andare a recuperarLa.
Strana serata, con incontri inconsueti e insperati. Stavo per uscire dal locale e tornarmene mestamente a casa quando incrocio qualcuno che mi dice che mentre entrava sperava di incontrarmi lì. E allora mi fermo, vediamo come procede: giro di cocktail. Rifiuto, non mi va di bere, sono le tre passate, domani si va al cimitero a trovare i parenti defunti. Chiacchiere scorrelate, niente discorsi impegnati, il piacere puro della spontaneità. La sala da ballo è inarrivabile, e, comunque, mi sono già scatenato quanto basta fino a una mezz'oretta fa', io che non ballavo ed ero un duro...
L'istinto mi dice di rimanere, ma devo proprio andare. Giro di saluti. Raggiungo la Vespa in piazza Bodoni camminando per una Torino silenziosa e solitaria con passo spedito. Penso alla serata trascorsa: forse mi sarei dovuto fermare ancora un po', chissà. Forse.
Poi le curve di viale Thovez, la pendenza che mi rallenta, il gelo che entra nei vestiti e arriva alle ossa; non più lampioni ma solo il mio fanalino. Non fosse che la conosco a memoria questa strada, col cavolo che terrei l'acceleratore così aperto. A metà salita un sussulto, un singhiozzo: il motore si sta fermando. Mano in mezzo alle gambe a cercare il rubunetto della benzina: un quarto di giro a sinistra sperando che sia solo da mettere in riserva. Niente paura, passa subito: sto viaggiando su 35 anni di storia, solo in questo modo potranno fermarla. Con lei ho una relazione che dura da quando avevo 10 anni: si andava dai nonni la domenica e dopo pranzo chiedevo se potevo metterla in moto, poi facevo un giro nel cortile e imploravo che mi permettessero di uscire sulla strada. La prima volta che la usai sul serio, fino in centro paese: non avevo mai ingranato la terza marcia, a quella velocità mi sembrava di volare. Poi le litigate quando mi lasciava a piedi perchè si rompeva il filo della frizione o bucavo o non ne voleva sapere di accendersi perchè le candele avevano preso acqua. Quando giocavo a fare il bandito e ci portavo qualcuno senza il casco con la raccomandazione di gettarsi dalla sella se si fosse avvistata una pattuglia delle forze dell'ordine, quando il Toro tornò in serie A e con il mio compagno di motori e tifo andammo in "pellegrinaggio" a Superga passando dalla panoramica del Pino e ci fermarono le guardie forestali, quando i civic mi fecero una multa di 37 mila lire perchè non avevo con me il libretto originale, quando tornavo tardi la sera che non avevo ancora la patente per la macchina, le curve di viale Thovez, la pendenza che mi rallentava, il gelo che entrava nei vestiti e arrivava alle ossa e mi mettevo ad urlare a squarciagola per scacciare il freddo...

martedì, ottobre 31, 2006

Cronache da una Società Irrazionale


Ok, la parte del lamentone non mi è mai piaciuta, tantomeno quando hai a che fare con chi si prende doppia dose di merda quotidiana da ingoiare. Ma se la razione di sterco viene direttamente o indirettamente stabilita in seguito all'irrazionalità di chi spolvera poltrone di pelle con la parte migliore del suo corpo allora il polso si fa sentire, la salivazione si azzera e la rabbia sale.
Oggi ho praticamente buttato la mattinata in Comune per fare 2 documenti: un certificato di residenza e un certificato di stato di famiglia. Documenti semplicissimi da ottenere: basta andare all'anagrafe.
Già, ma l'anagrafe non si chiama più anagrafe, così come il bidello ora si chiama "operatore scolastico", lo spazzino "operatore ecologico", una guerra "operazione umanitaria" e via discorrendo (Apro una parente: lo spazzino si sentirà gratificato e incentivato con questo nomignolo?)...
Il fatto che all'entrata del palazzo civico di Moncalieri non ci sia un usciere o un portinaio o un povero cristo col compito di indirizzare gli utenti (se si vede la burocrazia come servizio) verso l'ufficio di cui hanno bisogno può essere irritante; ma ancora più irritante è girare all'interno dello stesso edificio rincorrendo indicazioni che sai che non portano dove vorresti, senza trovare nessun cartello con su scritto "anagrafe", entrare poi nella "segreteria generale" e, dopo aver spiegato ciò di cui hai bisogno, sentirti dire: "Ah, ho capito, lei deve andare all'ufficio studi demografici", o qualcosa del genere, aspettare un'ora quando sei il terzo in coda e dover ancora pagare una marca da bollo da 14,62 euro più un totale di 79 cents per le operazioni relative ai due certificati...
A volte invece l'irrazionalità delle "istituzioni burocratiche" è più simile a una forma di sadismo di massa. Come la settimana scorsa che sono andato in segreteria degli studenti della facoltà di scienze M.F.N... Scienze MFN, che non vuol dire Scienze Mai Fatto Niente, come si potrebbe pensare dando uno sguardo agli orari di apertura della segreteria studenti....
Comunque, in questo periodo ci sono un sacco di cose per cui uno studente ha bisogno dei servizi di segreteria: ci sono le tasse da pagare, iscrizioni, libretti da ritirare, domande di laurea da inoltrare e via discorrendo.
E quale fantastica pensata dalla segreteria? Teniamo aperto uno sportello su 8 che ce ne sono!!! Sta di fatto che giovedì, quando sono andato lì per l'una e mezza ho avuto tempo chiacchierare con altri colleghi di sventura, leggere di bandi e borse di studio, di gustarmi il mio pranzetto al sacco, farmi una pennichella, riprendermi dall'abbiocco e poi, alla fine, passare allo sportello e risolvere il mio problema in meno di 2 minuti d'orologio.
Adesso che ci penso, per deformazione professionale, potrei calcolare l'efficienza della segreteria come il tempo impiegato dalla segretaria rispetto al tempo di attesa: 2 minuti su circa un'ora e mezza fa poco più del 2%... Niente male!

domenica, ottobre 29, 2006

Cronache da una Mente Troppo Razionale


Purtroppo è vero, qui lo dico e qui lo ripeto: ho un forte sospetto di avere una mente più razionale della media. Nel fare questa affermazione la mia razionalità mi spinge a spiegare almeno due concetti chiave per poter centrare il punto: media statistica e percezione che uno ha di sè stesso rispetto "agli altri".
Consideriamo un esempio semplice: provate a fare un test a un certo numero, non troppo piccolo di persone che hanno la patente B e ponetegli la seguente domanda: "Come guidatore, tu ti consideri meglio o peggio della media?" Generalmente il 70-80% delle persone intervistate risponde di guidare meglio della media. Ma la variabile "qualità della guida" (supponendo di poterla ricavare da diversi parametri tipo incidenti, multe, manovre x parceggiare ecc.) segue una distribuzione gaussiana, cioè, data una media, la popolazione si distribuisce simmetricamente attorno ad essa. Quindi il fatto che più dei due terzi del campione affermi di trovarsi al di sopra della media, se il campione è significativo, vuol dire che gli intervistati hanno qualche problema a dare un giudizio di sè stessi.
Tenendo conto di questo, ripeto: sospetto di avere un atteggiamento più razionale della media perchè confrontandomi tutti i giorni con chi mi sta intorno vedo situazioni, comportamenti e scene che hanno poca razionalità.
Con ciò non mi considero più intelligente della media o più in alto in un'ipotetica graduatoria, mi considero semplicemente un po' diverso.
Diverso nel non manifestare apertamente i miei sentimenti.
Diverso nel non prendere mai una posizione esplicita a favore o contro.
Diverso nel non farmi trascinare troppo dagli eventi.
Diverso nell'accorgermi troppo tardi della realtà delle cose.
Diverso nel rendermi conto troppo tardi di aver perso qualcuno o qualcosa.
Diverso nel non aver mai troncato un'amicizia.
Diverso nel sapere qundo c'è un limite e soprattutto nel sapere riconoscere di averlo passato.
Diverso nel trovarmi solo nel mezzo di un ciclone di eventi, (come Tra un Incudine e un Martello) che, a mio avviso, non lascerà vincitori ma solo vinti.

giovedì, ottobre 26, 2006

Cronache da una Mente Irrazionale:

Oggi ho litigato con il mio amico immaginario.
Dice che mi invento le cose...


(Thk G.T.)

martedì, ottobre 17, 2006

Anch' Io credo ai Miracoli


Ieri sera sono andato alla Festa della Birra organizzato dalla comunità di San Patrignano a San Giovanni Rotondo. Ho bevuto come un porco. Puoi capire, un litro un euro, meno della benzina. Poi, dopo un paio di boccaloni di troppo ho deciso di darci un taglio e tornare a casa, ché mi ero anche un po' stufato.
Ero in macchina ed è stato un vero miracolo che sia riuscito a: trovare le chiavi, inserirle nella toppa, salire in macchina, uscire dal parcheggio, tornare a casa, parcheggiare, chiudere la macchina trovare le chiavi di casa ed entrarci.
Poi, gli n! litri di birra si sono fatti sentire tutti insieme e sono andato in bagno a svuotare la vescica e qui si è verificato un altro miracolo: appena aperta la porta del cesso si è inspiegabilmente accesa la luce e appena ho chiuso la porta si è spenta altrettanto inspiegabilmente. Sorprendente.
Stamattina è stata dura: ero totalmente rintronato, avevo un'emicrania da guinness dei primati e mi pareva di avere una mongolfiera al posto della testa.
Ma la cosa che mi ha spezzato lo stomaco è stato trovare i cartocci del latte fresco nel frigo zuppi di urina...

giovedì, ottobre 12, 2006

Due a Zero!!



Quello sopra è il display dell'ex nuovo-giocattolino di mio padre. Segna oltre alla velocità in Km/h, la temperatura, il livello di carburante, la temperatura del liquido di raffreddamento, l'ora e il kilometraggio totale. Si legge ore 19,20 (nemmeno 5 ore fa') 20°C, metà serbatoio e 605 Km totali.
605. Nemmeno un tagliando. Meno di un mese.
Quella sotto invece è un ingrandimento che spiega il titolo. Praticamente inutilizzabile, talaio completamente piegato.
Via Onorato Vigliani, angolo C.so Croce: dice, ma questa volta ha anche una testimone, di essere passato col verde e uno gli ha tagliato la strada passando evidentemente col rosso.
Crocerossa, carabinieri, polizia municipale e visita in pronto soccorso. Forse un braccio rotto e gli inevitabili bolli.
Per la serie la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo.

lunedì, ottobre 09, 2006

Tra le varie esperienze assurde che mi sono capitate, una merita di finire su questo blog. Posso infatti affermare di essere stato chiuso a chiave in una stanza del reparto di psichiatria delle Molinette.
E non era per cercare un mediatore o compromessi o, tantomeno, per farmi chiedere "come stai?"

domenica, ottobre 08, 2006

Impressioni di ottobre

(scritto quasi di getto)

"Come una Roccia,
come un Pianeta,
come una dannata Bomba Atomica",
Come una giornata di ottobre in maglietta a maniche corte
Come l'estate che non si arrende all'autunno
Come un cane che lotta contro la sua vecchiaia,
"Come un Animale sul punto di morire",
"Come un Amore senza più Amanti,
Come dopo una Corsa ormai senza più Strade"
Come una cella senza le sbarre,
Come rendersi conto di quanto sia importante solo quando realizzi che dovrai farne a meno,
Come un urlo dopo la vittoria,
Come un pianto dopo un addio,
Come una corsa senza mai un arrivo,
Come un pomeriggio di sole,
Come dopo un temporale estivo
Come "un Uomo alla ricerca di sè stesso",
Come una svolta improvvisa,
Come l'incertezza del futuro,
Come una decisione da prendere...

lunedì, ottobre 02, 2006

Sweet Dreams

Andare a dormire senza riuscire a prender sonno, girarsi nel letto, provare a contare le pecore, i bovi, le renne o gli elefanti. Ho provato anche le tecniche di rilassamento zen ma niente da fare: da una settimana coricarmi nel letto e' diventato il mio incubo quotidiano. Vado a dormire ad un'ora tutto sommato nemmeno troppo indecente in condizioni nemmeno troppo indecenti e inizia la battaglia contro il cuscino. Provo a mettere su un disco che accompagni il sonno, ma lo ascolto fino alla fine senza nessun risultato. Intanto si sente il rintocco lontano prima del campanile di Rocciamelone, poi quello di Pecetto e infine quello di Revigliasco. Che nervi quando senti un solo rintocco: Sara' l'una ? L'una e mezza? Le due e mezza? Basta aspettare mezzora e lo capiro'. Intanto penso al prgramma per il giorno a venire. Se va bene che mi alzo con la sveglia posso prendere il bus e cercare di recuperare lasciandomi cullare dai tornanti della Maddalena, altrimenti dovro' inforcare la vespa e infilarmi nel traffico di corso Moncalieri superando contromano le centinaia di automobili incolonnate per l'eternita'.
Se poi va proprio peggio mi passera' la giornata in uno stato di completo distacco dalla vita terrena, in una specie di limbo tra il sonno e la veglia con quel fastidiosissimo senso di pesantezza sugli occhi e un martellante pulsare alle tempie. Gli sguardi dei passanti mi fanno pensare di essere piu' simile ad un fantasma tant'e' che una volta mi e' capitato di fare la stessa strada a piedi di 4 scolari seguendoli a trenta metri di distanza. Uno di questi si gira e mi fissa negli occhi e poi dice qualcosa quasi di nascosto ai suoi amici. Questi si girano e mi fissano e accelerano il passo.
Poi la giornata passa senza appetito e salto pranzo. Torno a casa per cena qualche attivita' socio/ricreativa la sera e poi a nanna, per chi ci riesce, per me si ripete la storia di ieri.
Sara' l'una ? L'una e mezza? Le due e mezza? Basta aspettare mezzora e lo capiro'. Magari un bicchierone di latte mi terra' occupato l'apparato digerente facilitando l'operazione, ma non funziona piu' come una volta questo trucchetto. Cosi' come la lettura: non posso mettermi a leggere un libro alle 4 del mattino, ci ho gia' provato e dopo due pagine mi si incrociano gli occhi, penso che e' fatta ma appena si spegne la luce ri-inizia la battaglia con il cuscino. E penso a quale disco ascoltarmi stanotte o per quanto ancora mi dovro' rigirare in questo letto.

giovedì, settembre 28, 2006

C'è Tanto da Imparare!


Davvero. Ogni giorno s'imparano un sacco si cose.
Ad esempio, oggi nel dare l'esame di acustica fisica ho imparato che le casse di uno stereo si comportano come un dipolo oscillante con uno sfasamento di 180°, quando me l'ha chiesto non lo sapevo. L'ho detto al professore (cioè che dando gli esami c'è sempre da imparare qualcosa). Mi ha risposto che le cose si dovrebbero imparare studiando...Vabbè, non facciamo inutile polemica sulla didattica accademica il cui fine, secondo me, è quello di dare stimoli e non verificare lo stato di apprendimento degli studenti...
Una cosa invece che imparerò domani sarà che "tre miliardi trecento trentun milioni cinquecentosei mila e novecentodue" e "otto milioni seicentonove mila e cinquecentonovantasei" non sono due numeri a caso ma i miei recapiti telefonici.
Così sapro come rispondere alle avances dei marxisti leninisti.

mercoledì, settembre 20, 2006

Doppio

A-Side
Oggi sono andato all'università per registrare un voto e, siccome la facoltà è sede del Congresso Nazionale della Società di Fisica, ne ho approfittato per chiedere un po' in giro a teste da premi Nobel dell'attuale panorama scientifico. Come già presupponevo, la comunità scientifica internazionale è divisa in 10 grandi scuole di pensiero: quelli che usano il sistema binario e quelli che non lo usano.


B-Side
Chimi
Cono
Sceca
Pisce

domenica, settembre 17, 2006


"Ci sono molte cose che sono statisticamente inspiegabili.
Una di queste è la probabilità non nulla che sparando in tutte le direzioni si uccidano tutti i direttori "

venerdì, settembre 15, 2006

Mentre Fuori Piove

Fuori piove ormai da due giorni e il cielo grigio e inespressivo come un blocco di ghisa mette tristezza.
Fuori piove ormai da due giorni e incomincia a penetrare nel mio cervello l'idea di un autunno ormai alle porte.
Fuori piove e ascolto un disco comperato da "materiale resistente" dopo aver passato l'ultimo esame.
Fuori piove e dentro ci si scalda come si può, basta poco.
Fuori continua a piovere, ma la Juve è sempre gobba, e su questo, almeno, non ci piove.

mercoledì, settembre 13, 2006

Nella Terra del Diofa'


Benvenuti a Torino: benvenuti nella terra del diofa'
Ci son tanti operai, c'era pure la fiat.

Siamo tanti assai diversi Piemontesi ciucchi persi
calabresi e mustafà.
Son tornati anche i savoaia, c'è la Juve vecchia troia
nella terra del diofa'!

Siamo fessi e cortesi:Tutti quanti testa bassa a travajè
Ma ci facciamo i cazzi nostri, non facciamo i milanesi col danè!

Noi ci piace assai la sbornia e la spussa della ciornia
i tomini col bagnet!
Se ci viene poi lo sfizio 'nduma tutti al museo Egizio
a cantare col Ramset!

Rit: Nella terra del diofa' !!!
Nella terra del... fa-sol-la-si-do diofa' !!!
Nella terra del diofa' !!!
Nella terra del minchia picio diofa' !!!

Benvenuti a Torino: assaggiate un gianduiotto col martini
c'è il salone del gusto, in via Ormea c'è la sagra dei bocchini!

C'è la mole Antonelliana e quella reliquia strana
con la foto di Gesù
C'è Borghezio a San Salvario e il rampollo miliardario
che dal ponte viene giù !!!

Nella terra del diofa' !!!
Nella terra del...fa-sol-la-si-do diofa' !!!
Nella terra del diofa' !!!
Nella terra del minchia picio diofa' !!!

Vieni a Torino anche tu: l'arte sabauda, la bagna cauda !!!
Vieni a Torino anche tu: gli alcolizzati, i disperati !!!

Salgari s'è sbudellato e Pavese avvelenato
Levi cadde dalle scale, Lucentini non le sale
Un aereo centrò il colle, Nietsche qui divenne folle
Su Macario poi sorvolo: fu disgrazia lui da solo !!!

Nella Terra del diofa' !!!
Nella terra del... fa-sol-la-si-do diofa' !!!
Nella terra del diofa' !!!
Nella terra del minchia picio diofa' !!!

(FuckTotum)

domenica, settembre 10, 2006


"Ci sono molte cose che sono fisicamente impossibili.
Una di queste è cadere da terra"

giovedì, settembre 07, 2006

Sistemi caotici e irreperibili



Oggi l'autofunzione della funzione d'onda della mia camera ha assunto un autovalore che l'ha fatta cadere in uno stato caotico-turbolento.
Purtroppo, però, ci rimarrà ancora per un numero imprecisato di giorni perchè la professoressa che doveva farmi dare l'esame di "Trattamento dei Segnali" si è resa irreperibile.
L'immagine non è un opera d'arte moderna ma è un pezzo, forse quello che più si avvicina a qualcosa di artistico, della relazione che dovevo discutere all'esame. Rappresenta lo scalogramma ottenuto con la wavelet di Morlet della serie delle anomalie della SST (sea surface temperature) e si può vedere come, all'interno del cono d'influenza, siano ben distinguibili i fenomeni con periodicità di 2-7 anni (El Nino, la Nina) tra il 1870-1920 e da 1960 al 1990...

mercoledì, settembre 06, 2006

Paranoia e Potere


No, a 'sto giro la musica non c'entra, se non per questo disco, ironico ma tagliente, che mi ha ispirato il titolo di questo post.

A volte mi viene da pensare che ognuno è padrone del proprio destino e che ci sia un ordine superiore che tiene le redini della Storia, fatta da tutti quelli che desiderano farne parte, facendo incastrare nel migliore dei modi ogni singolo evento secondo una logica lineare di causa-effetto.
Poi mi si aprono gli occhi su un link come questo e penso che sono tutte cazzate, che noi per loro siamo carne da cannone, spettatori passivi di una soap opera di dubbio gusto in cui personaggi entrano ed escono dalla scena al momento giusto.
La Truffa della "Democrazia" è grande almeno quanto è grande il mondo. Pensavi davvero di poter esercitare i tuoi diritti con una X? Bravo, chissà dove sarà finita...
Intanto in Tristalia l'ex premier più liftato del mondo rifiuta (ma ancora!?!) i faccia a faccia con CiccioBello Rutello con una scusa da scuola elementare e il neo-Rivoluzionario sub-Comandante Mortazza fa di tutto per non dare il benchè minimo segno di discontinuità ad una politica fatta di leggi ad personam, conflitti d'interesse e guerre inutili...
Oltre Oceano invece non è che sia molto meglio: il cespuglietto in bancarotta per cercare consenso tra i membri del KKK, accusa un presidende di cui non riesce a pronunciare il nome, di essere un tiranno da abbattere subito per la sicurezza mondiale. E l'altro che fa? (Sempre che sia vero ciò che passa il sistema giornalistico di stato...) Abbocca! Risponde che il cespuglietto in questione non è niente in confronto al grande Allah...
Qui la situazuione si sta vaffanculizzando sempre più e non c'è via d'uscita.
Anzi, forse no.
Al posto delle Non-Risoluzioni ONU questa signora ha una proposta molto più proponibile che rispetterebbe gli interessi di tutti.
Io l'appoggio con tutte le mie forze.
Ci sono volontari?

domenica, settembre 03, 2006

Un tranquillo fine settimana da sfascio

Questa è la vespa di mio padre, nel garage di casa nostra. Si tratta di in PX 125 del 1982. Una leggenda, l'ultimo ciclomotore a marce e in lamiera che rientra nella categoria "scooter" scritto con la C e non con la P, come per i modernissimi monomarcia giapponesi da 35 cavalli abbelliti con plasticaccia ed elettronica in abbondanza. Bello per taroccarlo, come si può vedere da tutti i fronzoli e i particolari cromati, comodo da guidare sia per andare in ufficio che per viaggi intorno al mondo, divertente per metterci le mani sopra e migliorarne le prestazioni e fare i gadani ai raduni di vespisti.
Già, anche i vespisti sono organizzati con i vari Vespa Club. Quello di Torino è abbastanza ben frequentato e, nonostante ci siano quasi mille iscritti, si conoscono tutti. Mio padre dice che è conosciuto come "Tanza e Punza", come le due zanzare di quella vecchia pubblicità del Peugeot che decidevano di farsi un giro e venivano poi investite da un'automobile, per via delle sue cadute.
Nella foto si vedono le conseguenze della caduta di oggi pomeriggio: un accorciamento di circa mezzo metro, impossibile farla tornare cone prima. Andava, dice, ai 60 all'ora quando, dietro una curva cieca una vettura che veniva in senso contrario gli ha tagliato la strada facendogli fare uno scontro frontale e un volo di trenta metri. Poi è arrivata l'ambulanza per i primi soccorsi, ma niente di grave, solo un po' di ammaccature, qualche ferita ma niente di rotto. Gli è andata bene, anzi direi che ha avuto proprio un bel culo.
La macchina con cui ha avuto l'incidente era un Peugeot.
Io invece sono andato per la seconda volta alla Festa Occitana a Santo Lucio di Coumboscuro. Nessun incidente, ma se mi è concessa la similitudine motoristica, è stato come farsi Torino-Roma in autostrata in prima: la carrozzeria non si è danneggiata, il motore non si è fuso, ma non è consiglibile farlo tutte le settimane...

mercoledì, agosto 23, 2006

Kazzate...


No, non è una semplice espressione volgare o una parodia di una marca di capi d'abbigliamento,
è un omaggio all'organo più citato del corpo umano.
Fossi baùscia, che come intercalare usano la sua compagna forse non mi sarebbe mai venuta in mente l'idea di dedicare un post al prezioso gingillo, ma che cazzo, sono turineis!
Molte espressioni del parlato non significherebbero nulla senza un bel "cazzo" di mezzo, personalmente conosco un sacco di gente che di cazzi si riempie la bocca ogni minuto, metaforicamente parlando s'intende.
Di teste di cazzo ce n'è un'infinità e non avrebbe senso elencarle tutte, di testate del cazzo basta pensare alla finale del mondiale...
I fugazi, espressione gergale americana che sta per "fucked up situation" letteralmente "situazione del cazzo" sono uno dei miei gruppi punk-HC preferito.
Una volta ho avuto la fortuna di trovare pace interiore, saggezza e verità bevendo una bottiglia di "Vino del Cazzo", vino di dDenominazione di Origine InControllata. Così recita l'etichetta:

"Vinus est salus
salus est vitam
vitam est in cazzo...
Quoniam vinum cazzi=
Vino del Cazzo"
Impareggiabile.
Cos'altro aggiungere?

domenica, agosto 13, 2006

Road Trippin'

Partenza ore 23.03 località Aubénas, Ardèche, Francia meridionale. Arrivo ore 5.48 Revigliasco, Moncalieri, Italia Nord-Occidentale.
Il fascino misterioso della guida notturna attraverso un territorio che non conosco ma che posso sforzarmi di immaginare grazie anche alla luce diffusa dalla luna calante. Una vettura, che non è la mia ma con la quale sono entrato in confidenza già da qualche giorno; dietro stanno sbadigliando, le palpebre sono pesanti dopo una giornata in canoa, e a fianco, tra un'indicazione di percorso e l'altra si fa un sonnellino. L'asfalto scivola via, leggero sotto di me. Montelimar a 40 chilometri. Procedo senza sosta, senza paura del colpo, senza incontrare troppi fanali. Fanno effetto i cartelli verdi su una strada provinciale, e la linea bianca tratteggiata ai bordi della carreggiata, ma questa è la Francia, e sto guidando già dalle 7 di sera. Decidiamo di fermarci per cena in un piccolo borgo medioevale. Il centro è accogliente, la cucina è buona, ma sono affamato e la cameriera salta da un tavolo all'altro scusandosi per il ritardo e spiega ai clienti che la cuoca è nuova, si deve ancora organizzare in cucina. Alla fine offre a tutti un digestivo tipico provenzale. Ottimo.
Risaliamo in macchina, la strada del ritorno è ancora lunga, 4 o 5 ore, o forse anche più. Le cassette volano via una dietro l'alta, De André, un live di Guccini -saltando la prima per motivi scaramantici - Rino Gaetano e poi Il Dado di Silvestri. Una canzone, me fece mele a chepa, splendida per la situazione, colonna sonora di questo viaggio, sembra scritta apposta per tener compagnia a chi si avventura in interminabili viaggi notturni. Tra Nyons e Gap ci fermiamo in un paesino per fare benzina e sgranchirci le gambe. E' l'una passata e in piazza c'è festa, ma il distributore, che non accetta contanti, si rifiuta di leggere i nostri bancomat, così si riparte. Ci riproviamo ancora a Gap e Briançon, ma è sempre la stessa storia così mi metto sulla strada e fermo un ragazzo in motorino che ci fa usare la sua carta. Forse da 'noi' non sarebbe mai successo, Merci Beaucoup. Con la voiture che non chiede più gasolio ripartiamo senza sosta verso casa. Le prime scritte in italiano al Monginevro e già si crede di essere arrivati, ma la parte più difficile deve ancora arrivare. Sono le quattro e mezza del mattino e sono l'unico sveglio.
Passo Cesana, inevitabili i pensieri di 2 settimane fa che si trasformano lentamente in ricordi. C'è Tempo e Spazio per pensare a ciò che sono e a ciò che è stato. Troppo buono la prima, niente di buono la seconda, cercare di trovare il mio ruolo nella storia, la paura di una vita trascorsa senza memoria, la realtà che non è mai come l' avevi immaginata. Mi sforzo per non farmi prendere dall'angoscia del domani. La notte non porta consiglio, ma qualche sbadiglio e nulla di più, quindi meglio smetterla di cazzeggiare e pensare ai tornanti tra Salbertrand e Exilles, visto che dovevo entrare sulla Torino-Bardonecchia a Ulzio e ho mancato l'indicazione. Ci entro a Susa, la quinta entra che è una meraviglia, così possso rilassare gamba sinistra e mano destra. Rivoli sta a 27 chilometri, forse arriviamo con l'alba. Da una parte riconosco il Musinè con la sua croce e i suoi misteri, dall'altra la Sacra di San Michele che non è illuminata. Attendo come un bambino di vedere la collina di Moncalieri dalla tangenziale, con le luci che vanno su fino alla Maddalena e le serre che di giorno riflettono la luce del sole. Sulla strada altri come noi che tornano o, forse, data l'ora più mattutina che tardo serale, partono per un altro viaggio chissà dove.
Strada Genova illuminata dai lampioni e completamente deserta così da poter vedere in linea retta da Testona a Trofarello fa una certa impressione, mi riporta alla mente, non so come, le volte che rientravo in vespa da certe insane serate. Il semaforo di Testona su strada Revigliasco lampeggia, ipnotizzato, quasi volesse segnalarmi di stare attento ancora per gli ultimi 3 chilometri. Tre dannati chilometri ed è fatta, il viaggio è terminato, un ciclo si è chiuso, a quel che sarà o farò domani non ci voglio pensare; adesso sono quasi le 6 del mattino e la notte sta lasciando il posto al giorno, decido di fare colazione e poi coricarmi nel letto ascoltando un disco che non ascolto da anni con una cazone che ho in testa da un po', splendida per la situazione, colonna sonora di questo ritorno e che sembra scritta apposta per tener compagnia a chi si addormenta solo.

sabato, luglio 15, 2006

The DECLINE


....
We are the whore - Intellectually spayed
We are the queer - Dysfunctionally raised

One more pill to kill the pain
One more pill to kill the pain
One more pill to kill the pain
Living through conformity

One more prayer to keep me safe
One more prayer to keep us warm
One more prayer to keep us safe
There's gonna be a better place

Lost the battle, lost the war Lost the things worth living for
Lost the will to win the fight One more pill to kill the pain

Na na na na na
La na na na na
Na na na na na
Na na na na na

The going get tough, the tough get debt
Don't pay attention, pay the rent
Next of kins pay for your sins
A little faith should keep us safe

Save us!
The human, existenceIs failing, resistance
Essential, the future
Written off, the odds are
Astronomically against us
Only moron and genius
Would fight a losing battle
Against the super ego
When giving in is so damn comforting...

And so we go, on with our lives
We know the truth, but prefer lies
Lies are simple, simple is bliss
Why go against tradition when we can
Admit defeat, live in decline
Be the victim of our own design
The status quo, built on suspect
Why would anyone stick out their neck?
Fellow members Club "We've Got Ours"
I'd like to introduce you to our host
He's got his, and I've got mine...

Meet the DECLINE

giovedì, luglio 06, 2006

Sistemi Caotici e Turbolenti

Questa è camera mia, meglio: questa è la mia camera come l’ho trovata oggi pomeriggio quando sono tornato a casa dall’università dopo aver sostenuto 3 ore e mezza di esame scritto. Questo invece è il professor che tiene i corsi di oceanografia e fisica delle onde non-lineari, è diventato il mio idolo da quando ha iniziato a venire a lezione con camicie hawaiane e le braghe corte…
Ebbene, sono entrato nel tunnel della sessione estiva: dopo aver lungo cicaleggiato nei mesi di maggio e giugno è per me giunto il momento di sbattermi un poco e questa foto lo dimostra. Non che ne vada fiero, ma fin da piccolo facevo il tifo per il caos: avevo un quadernetto con in copertina Lupo Alberto in una camera che al confronto la mia è ordinata e il motto scritto a caratteri cubitali: “I GENI VIVONO NEL CAOS, I FESSI NELL’ORDINE”.
Al liceo poi, quando qualche odiato professore si permetteva di farci notare che l’ultima fila di banchi era peggio di un porcile, era il massimo del godimento: io e il mio compagno di banco ci guardavamo dritto negli occhi e accennando un sorriso si rispondeva in coro : ”Lei sa cosa diceva Shakespeare? L’ordine è la virtù dei mediocri…” Non ci venne mai in mente di verificare se la citazione fosse corretta, ma aveva in sè un fascino così grande che bastava a esaltarci.
Adesso sono all’università e medito il fatto di come la turbolenza sia molto più efficace rispetto al moto browniano o alla diffusione molecolare nel trasporto dei traccianti passivi in un fluido. Ad esempio sto studiando sulla scrivania, prendo una matita dal cassetto e la lascio lì senza rimetterla a posto: diffusione molecolare. Do un colpo accidentale e la matita rotola per terra: moto browniano. Squilla il telefono, con la matita in mano vado a rispondere in sala, è una compagnia telefonica che vuole propormi un’offerta vantaggiosissima, riattacco seccato dopo 5 secondi, lascio la matita sul mobiletto del telefono, ritorno a studiare sulla scrivania e non trovo la matita che avevo in mano poco tempo prima: moto caotico. E la foto iniziale è la prova sperimentale che il caos ormai fa parte della vita quotidiana: una piccola differenza nelle condizioni iniziali e tutto può cambiare, quello che mai pensavi ti sarebbe potuto succedere succede e magari una sera ti ritrovi con una amica a bere una birra alla maddalena osservando dall'alto l'Augusta Taurinorum e le nostre vite incrociate o ai murazzi fino a tarda notte saltando da un locale all'altro. Ci hanno pure fatto un film: "Sliding Doors", ma è il solito e banale Happy Ending.

mercoledì, giugno 28, 2006

C'era una volta Sergio...




Ieri sera ho avuto la fortuna di assistere a un grande spettacolo: la proiezione in una sala cinematografica di uno dei più bei film di tutti i tempi firmato da uno dei personaggi italiani più conosciuti e apprezzati all'estero.
Ad aprire la rassegna cinematografica di Piemonte Movie è stata la versione mai proiettata al cinema di "C'era una volta il West", con la splendida Claudia Cardinale e 400 metri di pellicola in più.
Non avevo mai visto un film di Sergio Leone sul grande schermo e sono rimasto più che affascinato dai suoi leggendari primissimi piani, ma quello che ha reso indimenticabile la serata è stata la presenza in sala dello scenografo Carlo Leva e della signora Leone che, con le loro testimonianze e i loro aneddoti su Sergio, hanno reso l'evento più unico che raro.
Veramente spettacolare.

sabato, giugno 24, 2006

chi non salta un monarca è!!!

"Dai, dai cúnta sú,
ah beh, sì beh,
dai cúnta sú, ah beh, sì beh...
Ho vist’ un rè.
Se l’ha vist cus’è?
Ho visto un rè!
Ah beh, sì beh, ah beh, sì beh...
Un re che piangeva seduto sulla sella,
piangeva tante lacrime...
ma tante che
bagnava anche il cavallo
Povero re!
...e povero anche il cavallo!
Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh..."

Assolutamente anti-monarchico, fin dai tempi in cui si scoprirono quelle belle canzoni molto politically, per niente correct.
Peccato che gli abbiano già fatto terminare la villeggiatura in quel di Potenza, magari qualche notte ancora e avrebbe imparato a scendere dal letto, l'unico castello può permettersi di reclamare...

giovedì, giugno 15, 2006

Gay Pride? Gaffe Pride!

Il prossimo fine settimana Turin sarà il palco-osceno di due importanti avvenimenti: il Gay Pride e l'EuroVespa. Devo ammettere di essere un po' amareggiato per l'attenzione che la stampa riserva al primo rispetto al mutismo dedicato al secondo. Lo trovo una gratuita ingiustizia nei confronti di chi si fa migliaia di chilometri su pezzi di storia per partecipare alla più originale delle sfilate motoristiche.
Con la mia vespa 50 (eh eh...) del 1971 mi ritenengo appartenente al popolo dei vespisti: scriverò quindi su questo blog qualcosa con tematiche connesse al Gay Pride sottolineando ancora una volta la natura caotica e irrazionale degli esseri umani.

Questa storia fa riferimento a fatti e personaggi realmente esistiti.
C'era una volta la mia compagna di classe Margherita che un bel giorno decise di andare a vivere a Torino con la una compagna di corso di cui non ricordo più il nome. La casa molto carina si trovava dietro il PAM di corso Massimo a due minuti in bici dalla facoltà di medicina e chirurgia che entrambe frequentavano e a un isolato dalla palestra di karatè che i miei vicini di casa frequentavano.
Per titrare sù qulche soldo in quel periodo ero solito accompagnare i due vicini di casa a karatè e, per non aspettare in macchina solo come un cane o, peggio ancora, per non sorbirmi un'ora di arti marziali infantili e relative madri casalinghe degli infanti, spesso andavo a prendere un caffè dalla mia amica Marghe e dalla sua "conqui" di cui non ricordo il nome.
Ciò che sto per raccontare accadde un bel pomeriggio di maggio, una di quelle giornate bellissime in cui ti senti leggero e spensierato come un ventunenne e non pensi che da un momento all'altro potrebbe accadere qualcosa di drammatico. Mi pare fosse un mercoledì, e come ogni mercoledì i due pupilli dovevano essere trasportati a karatè e io già pianificavo l'operazione :"li lascio davanti al cortile, parcheggio l'auto sotto casa di Marghe con i lampeggianti, così, casomai passasse un civic non mi fa la multa..." Citofono. "Sono Luca, Marghe c'è?" Risposta :"No, ma sali lo stesso che ti offro un caffè". Devo dire che la "conqui" di cui non ricordo il nome era proprio simpatica e molto alla mano. Entro saluto la "conqui" di cui non ricordo il nome la quale mi presenta a sua volta una sua amica di cui pure non ricordo il nome. Due chiacchiere di circostanza e salta fuori che l'amica della "conqui" di cui non ricordo il nome sarebbe andata alla festa che la sua sqauadra di calcio aveva organizzato per la promozione in serie B. Il discorso mi sembra interessante, anche se non ne colgo le potenziali insidie e, cercando di sembrare il più simpatico possibile "Wow, giochi a calcio femminile? Sei la prima ragazza che conosco che gioca a calcio! Toglimi una curiosità, se i giocatori di calcio maschile se la spassano con le veline, voi ragazze ve la spassate con i divi dello spettacolo?" Risponde la "conqui" di cui non ricordo il nome anticipando la risposta dell'amica che avevo conisciuto giusto 2 minuti prima: "Beh, non proprio, più che altro se la spassano tra di loro..." e io, cercando ingenuamente di guadagnare ancora qualche punto simpatia: "Oh Oh, Lesbicone!! Tu non sarai mica una di quelle, spero?"
Gelo. Silenzio. Brividi.
Vedo la "conqui" di cui non ricordo il nome cambiare espressione e la sua amica arrossire dietro un sorriso appena accennato e, nell'imbarazzo più totale sussurrare qualcosa che mi fa sprofondare di 10 metri nella sedia su cui ero seduto, mi sento affogare nella tazza di caffè che avevo in mano, qualcuno mi lanci un salvagente!!
Me la cavai tutto sommato ancora bene cercando di riparare l'irreparabile sostenendo di essere per la totale libertà delle scelte individuali e che l'importante era l'amore e non il sesso della persona amata...
A due anni di distanza questa storia mi fa ancora sorridere e mi piace raccontarla per fare della facile autoironia che, in fondo, e' l'unica arma ho per sdrammatizzare certe situazioni.

martedì, giugno 13, 2006


Ieri mattina sorella morte ha fatto visita a mio Nonno.
Si è alzato presto, è andato sul balcone a guardare il tempo e la sua vigna nelle langhe poi è tornato nel letto, ha spento la luce sul comodino ed è stato stroncato da un edema polmonare.
Buon meritato riposo, Nonno.

venerdì, giugno 09, 2006

Everything Sux Today

Ci sono giorni e giorni. Giorni in cui ti svegli pieno di vita e affronti la giornata con entusiasmo anche quando apri le finestre e ti accorgi di aver messo la sveglia un ora prima del dovuto e giorni in cui ti svegli gia' stanco senza uno stimolo particolare che ti faccia alzare dal letto...
Oggi mi sento piu' appartenente al secondo modello, non c'e' niente che vada male, ma non c'e' nemmeno niente che vada al meglio, cosi', alla domanda "come stai?" risponderei "medio", come avrebbe risposto il Vecchio Alex, presunto alter-ego di tempi passati.
In realta' questo stato in cui mi trovo stamane e' dovuto a quello che mi e' successo ieri pomeriggio: la cerimonia della consegna delle borse di studio ai figli dei dipendenti FIAT, che, come del resto mi accadde anche l'anno scorso, mi fa precipitare in uno stato profondamente riflessivo.
"Noi contiamo su di voi nuove generazioni di ribelli" cosi' veniva cullata la mia post-adolescenza, e i vari "voi" rispondevano ognuno a modo suo senza dover presentare un curriculum delle proprie attivita' .
"Complimenti a tutti voi per essere qui a festeggiare i vostri importanti risultati, noi siamo molto interessati a voi (futuri dipendenti, ndr) che siete la creme, la futura classe dirigente", questo piu' o meno lo stesso discorso che anche quest'anno ha fatto un top-meneger amministratore delegato gran testa pensante... "Bisogna vedere se noi siamo interessati a voi" cosi' avevo risposto l'anno scorso a un capo del personale. Quest'anno invece mi sono spinto anche oltre.
Dopo aver "visitato" (manco fossimo una comitiva di turisti in un museo...) le linee di produzione di Grande Punto, Thesis e Multipla, dopo aver fatto qualche giro in pista sui nuovi modelli del gruppo (Brera e Grande Punto) e dopo aver visitato il nuovissimo e luccicantissimo "MotorVillage" di Mirafiori, dopo aver aspettato piu' di 40 minut l'inizio della cerimonia in un salone con 2 schermi giganti sui quali venivano proiettati incostantemente immagini e filmati del gruppo, il top-meneger amministratore delegato gran testa pensante di cui sopra ha aperto la cerimonia autoparagonandosi ad un prete durante l'omelia della messa per i ragazzi.
Il discorso pieno di belle parole sul gruppo, sugli obbiettivi, sulle sfide sui nuovi modelli... e, infine, l' immancabile la domanda "So che avete provato le nostre automobili, che ve ne pare? E' vero o no che sono proprio belle?"
Mi e' venuta in mente quella volta che mio nonno, mettendo il carburante nel trattore mi disse: "Questo trattore va be bene, anche la mia macchina va bene, ma hanno lo stesso problema: se non ci metti la benzina 'a van nen!" cosi', al momento della consegna degli assegni, stringendo la mano al top-meneger amministratore delegato gran testa pensante gli sussurro qualcosa tipo: "Non servono modelli nuovi, servono modelli innovativi: le automobili che ho visto oggi sono ancora tutte alimentate con derivati del petrolio, i motori termici sono tecnologie del secolo scorso e hanno un basso rendimento, quand'e' che farete automobili ecologiche che non emettono micropolveri e sono indipendenti dagli aumenti del prezzo dei preziosi barili?"
La risposta e' stata: "Bravo, hai detto una bella cosa ridilla nel microfono" e poi, a proposito del mio discorso "Ieri su 'La Stampa' ho visto una foto di Pechino piena di smog, le nostre auto inquinano di meno, e poi l'auto ecologica ce l'abbiamo gia', si chiama Panda Eco."
Ottimo, non era questo il mio discorso, ma, come si suol dire, lasciamo stare....

lunedì, giugno 05, 2006

Basta!!!

Quante notizie come questa dovremo ANCORA sentire prima di vedere la parola "fine" su questa triste storia?
Quante fiaccolate pacifiste dovranno ANCORA essere organizzate per ribadire il nostro rifiuto alla guerra?
Quante altre prove dovranno ANCORA essere inventate per giustificare la presenza dell'esercito italiano?
Quanti talk-show dovremo ANCORA sorbirci prima che i nostri governanti, nuovi o vecchi che siano, ammettano il madornale errore e ci tirino fuori da questo pantano?
Che ci pensi Giorg Babbeliù a risolvere 'sto casino, che ce la metta lui la sua bella faccia da middleclass perbenista e bigotta davanti alla comunità internazionale.
E voi uomini politici di sinistra: lo avete messo nel programma elettorale? Bene io (e non solo) vi ho votato anche per questo; dimostrateci che c'è differenza tra voi e i vostri ex avversari elettorali, dimostrateci che siete persone d'onore che mantengono la parola data.
Basta con le stronzate sul rifinanziamento per "organizzare il rientro", previsto per ottobre o gennaio 2007 o chissà quando. Lo scorso week-end millioni di italiani sono andati a farsi il bagno al mare e sono rientrati tutti insieme domenica sera per essere al lavoro lunedì mattina: volete farmi credere che ci vanno 6 mesi per far rientrare 3000 soldati?? Non la bevo.
Stavolta inventatevi qualcosa di più credibile, prima però andate in ginocchio a casa dei parenti di Alessandro Pibiri e spiegategli che è morto per il bene della nazione.
Se ne siete capaci.

Mi sa che 'sto disco...





Ho comprato l'ultimo uscito degli Assalti Frontali giovedì e dopo quasi una settimana che lo ascolto a rota proverò a dire cosa ne penso.
Il titolo del disco mi faceva ben sperare, mi aspettavo un album con sonorità e liriche "notturne" come era "banditi", di 8 anni fa, il primo uscito con una casa discografica vera, non autoprodotto, con ottime basi firmate da Ice-One e testi mozzafiato: uno dei dischi più preziosi che ho.
Questo disco non volta sicuramente le spalle alle origini antagoniste della posse, a cominciare dalla copertina, un remake in chiave italo-rap di una immagine di malcolm X, ma non mi convince del tutto.

Ascoltandolo per la prima volta il pensiero è stato "Mi sa che Militant-A ha finito le cartucce da sparare, si sente che ormai ha perso i colpi: questo disco è lontano kilometri dai bei tempi di Conflitto...". Le basi, curate da uno studente del conservatorio, sono una gran novità, si sente poi la mano esperta di Max Casacci dietro le quinte. Alcune sono veramente ben fatte e spaccano, altre invece... lasciamo stare.

I testi tutto sommato non sono poi così male come ho pensato appeno ho fatto girare il cd nello stereo, ma non hanno nulla a che vedere con le liriche di Banditi, Conflitto o Terra di Nessuno in cui si sentiva che ogni parola era pesata e ogni rima aveva un significato, una sua storia. Anche se non riesco a digerire alcune rime banali e orribili tipo "che stress i ross" oppure "in autostop ascoltando musica hip-hop", ascoltando bene ho ritrovato qua e là un po' del vecchio stile di fare rap tipico degli Assalti.

Insomma, per capire cosa ne penso di questo disco dovrò vederli dal vivo appena tornano a Torino, nel frattempo mi studio bene il disco e vado a sentirmi i concerti che posso. A proposito, giovedì sera sono andato a sentire gli "Après la Classe" e mi sono divertito un casino e venerdì sera suonano a Moncalieri i "Linea 77"!

martedì, maggio 30, 2006

"Riso Gaio"

Grazie Gaia per la tua ricetta (ci proverò...) e per le tue e-mailz che mi fanno scasciare e mi mettono di buon umore.
Alla prossima, ricetta o e-mailz che sia

"Ingredienti:
-riso basmati (quello indiano) cotto a vapore oppure cotto in poca acqua. Deve risultare compatto e nonsmoscetto, come se fosse al dente, con i chicchi ben separati e profumosi.
-ananas e l`acquetta dell`ananas
-qualcosa di cipolloso, vanno bene le cipolle, i cipollotti, i porri.. dipende da cosa e come lo vuoi fare. Se metti i cipollotti o il porro ci sono i pezzetti verdi ed e carino da vedere. Magari metti cipolla e cipollotti o porri, perchè la cipolla invece non si vede ma da un gusto più delicato, le cipolle bionde, non quelle bianche.
-salsa di soia
-zenzero, pepe, sale
Dunque:
-Tagliare a pezzettini la cosa cipollosa e farla andare in un po d`olio. La cipolla deve essere bella cotta e trasparentina MA NON bruciacchiata, assolutamente NO. Il cipollotto volendo puo` essere un po meno cotto perchè anche se crudo ha un sapore meno forte (io la cipolla cruda non riesco a mangiarla.. magari a te invece un po cruda piace, quindi vedi un po).
-Aggiungere il riso e rigirare bene.
-Aggiungere un po di zenzero e pepe e fargli prendere gusto.
-Nel frattempo tagliare l`ananas a fettine e farlo saltare in padella. Allora, questa è una cosa che un sacco di volte non mi viene... in pratica l`ananas deve essere un po caramelloso, molto succoso e non secco. Non sono assolutamente riuscita a capire cos`è che lo faccia venire cosi, perchè una volta mi viene e due no... ad ogni modo di solito aggiungendo un po di burro all`olio la cosa viene meglio. Poi di solito dopo averli fatti saltare un po, ma sempre a fuoco basso basso e con coperchio, aggiungo tipo un cucchiaino di zucchero e l`acquetta dell`ananas, questo e` comodo per mantenerlo umido. Poi però ricordati di aggiungere un po' di sale, ma non troppo, la cosa carina è chel`ananas è dolce e il riso è salato e speziato. All`ultimo puoi alzare la fiamma un sacco per vedere se viene un po' croccante fuori. A volte viene e a volte no..mah. che roba. Magari tua mamma sa i trucchi... prova un po' a chiederglielo..,
-Mentre l`ananas si hum, degna di diventare una cosa gustosa aggiungere la salsa di soia al riso. Il riso deve diventare bello scuro, quindi rigirarlo bene, ma senza farlo diventare molliccio (per questo è bene averlo lasciato un po' al dente..).
-Infine aggiungere l`ananas al riso, rigirare il tutto e servire subitissimo!! un`alternativa e` servire il riso diviso, cioe` da una parte il riso e dall`altra l`ananas, stile luna calante fatta di riso e la parte mancante fatta di ananas, così è carino da vedere.
-Consigli: abbondare MOLTO MOLTO MOLTO con l`ananas, abbondare un po` con lo zenzero non abbondare troppo con la salsa di soia nel caso... preparare dell`altro ananas un po più saltato ma sempre molto succoso da mettere in tavola come aggiunta.
( io me lo mangiavo da solo..troppobuono) una volta ho messo anche i pisellini primavera, quelli verdi piccolini un po dolci. Li fai cuocere a vapore o comunque lasciandoli un po' croccanti, non spiaccicati come nello spezzatino, e poi li aggiungi dopo aver amalgamato la salsa di soia. Molto carino da vedere, ed anche buono.
Ohi, prova a fare anche il risotto con porro e vino delle tue cantine, quello che aveva fatto Toni!! era trooooppo buono!!
Un bacio gigante!!
Gaia"

lunedì, maggio 29, 2006

Chi s'Impone Agrario - Vs - Un Clerico Bigotto...




Sarà il filosovietico Sergej Kiamparinov, gran
tappezzatore di stendardi rossi rievocanti i bei tempi del regime sovietico, o il filo... filo... filosofo (?!?...) Rocco Buttiglione, che quando viene intervistato, inveve di guardare la telecamera si fissa sul microfono del giornalista?

giovedì, maggio 25, 2006

La crostata della Mamma



Ingredienti:
150 gr burro
150/200 zucchero (se la marmellata è più o meno zuccherata)
300 gr farina
1 uovo
mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio

Frullare burro e zucchero, aggiungere farina, amalgamare bene. Aggiungere il bicarbonato e amalgamare. Aggiungere l’uovo, amalgamare bene, stendere la pasta lasciandone un po’ per le decorazioni, stendere la marmellata e decorare. Mettere in forno a 180° per 40 min. Buon appetito!

martedì, maggio 23, 2006

Come andrà a Finire?



Sarà vero?
Ieri sera il Tg3 ha riportato la notizia della raccolta firme per l'abolizione dei costi di ricarica dei cellulari (vedi post "irrazionalità n°1") con tanto di servizio, intervista all'ideatore del movimento e pubblicità gratuita a Beppe Grillo in chiusura del pezzo.
Se fa notizia sulla terza rete, l'unica che seguo perchè l'unica che secondo me fa quello che una televisione pubblica dovrebbe fare cioè informazione e cultura (..."qualcuno era comunista perchè guardava solo Rai Tre"...), vuol dire che qualcosa di consistente in fondo ci dev'essere.
Verificherò tra qualche mese quando dovrò ricaricare il cell se il mio scetticismo era "aprioristicamente" infondato, cosa che spesso mi capita, o se anche Rai Tre ha incominciato a prendere le proverbiali mucche per le balle andando a pescare notizie dalle catene di santantonio che intasano le caselle e-mail e delle quali , insisto, ne contesto l'utilità.
Vedremo, per dirla alla Gabbanelli, come andrà a finire.

giovedì, maggio 18, 2006

Tutti Pazzi





"Nelle strade, nelle piazze, nei palazzi
i bambini, madri a casa, operai
tanti soldi, una casa, un lavoro
tutti pazzi, tutti pazzi, tutti pazzi!
Non e` questa la mia vita,tutto questo non fa per me
Una guerra, una morte, grande corsa verso la morte
tutti felici, tutti contenti, state morendo
tutti pazzi, tutti pazzi, tutti morti."

domenica, maggio 14, 2006

Prìincipi e Princìpi di Indeterminazione




Questi 3 personaggi hanno in comune una cosa: l'indeterminazione.

-Uno è noto perchè considerato uno dei fondatori della meccanica quantistica ed è ricordato per il suo principio di indeterminazione, secondo cui non è possibile determinare simultaneamente e con assoluta precisione posizione e impulso di una particella

-Uno è noto come monarca assoluto dello stato delle banane e, dopo il recente referendum per un graduale passaggio alla democrazia ha contestato il voto chiedendo il riconteggio di tutte le schede. Dopo il riconteggio non ha riconosciuto la sconfitta e ha denunciato i comitati per la democrazia di brogli rendendo di fatto indeterminato l'esito dello scrutinio.

-Uno e' un noto "manimpasta", per anni e' stato il burattinaio del calcio italiano. Adesso, che si e' scoperchiato il pentolone delle malefatte di Lucky Luciano, non si puo' dire con precisione arbitraria quanti scudetti abbia vinto la seconda squadra di Torino

Il primo che associa a queste tre descrizioni nomi e volti ha in regalo un casco di banane...

sabato, maggio 13, 2006

Irrazionalità n°1: Cell Vs Petizioni


Inserisco il contenuto di 2 e-mail identiche che mi sono arrivate nel giro di poche ore da persone diverse:

"In questi giorni è passata sotto esame alla Commissione Europea la richiesta di abolizione dei costi di ricarica per le schede cellulari (i famosi 5 euro sui 30 che paghiamo) presentata da un comune cittadino italiano. Questo fenomeno è tuttoitaliano, negli altri paesidel mondo il credito telefonico corrisponde a quelloche si ha pagato per la ricarica! La notizia che la C.E. si stia mobilitando (e ha giàpreso contatticon l'Authority italiana) ci rinfranca moltissimo, ed è un segnale chiaro e pulito del fatto che qualcosa può cambiare.Per questo riporto qui sotto un link nel quale si puòfirmare (online) la petizione per l'abolizione dei suddetti costi diricarica. Bisogna arrivare a quota 50000 firme ... siamo solo a 13000! (Ma quand'è che noi italiani la smetteremo di farciprendere per ilculo?!?!? - ndr)
Il primo link qui sotto e quello che permette diaccedere alla petizione:

http://www.petitiononline.com/costidir/petition.html

Questo secondo link è quello che permette di accederead un articolosul tema:

http://punto-informatico.it/p.asp?id=1473614&r=Telefonia

Ringrazio tutti per l'attenzione e spero che daretel'opportunità atutti i vostri amici/conoscenti di fornire il lorocontributoalll'iniziativa...e che loro lo facciano a loro volta! "

Ma davvero basta cliccare su un link per fare in modo che le lobbies della telecomunicazione rinuncino a un guadagno così facile?
Siamo convinti che firmando una petizione alla settimana la nostra reputazione di "pigliànculi"
ne trarrà benefici?
Bah, su questo io sono pessimista...
Finchè il telefono cellulare sarà il mezzo di comunicazione più utilizzato è logico che chi li controlla ne approfitta per guadagnarci fino all'ultimo cent e una raccolta di firme on line per eliminare questa ingiustizia penso che abbia come unico effetto quello di provocare poco più di un gigno tra i vari Tronchetti.
Io voto boicottaggio, o, in alternativa, sono per un uso consapevole e limitato del mezzo.
E se proprio devo dirla tutta se ti devo parlare non ti chiamo sul cellulare, ma vengo a casa tua e ci prendiamo un caffè o ci beviamo una birra, chè chi beve birra campa cent'anni e chi usa il cellulare rischia l'infertilità!
Alla prossima

venerdì, maggio 12, 2006


Ok faccio oggi la prima prova di immersione in questo mondo cibernetico
-Come mi è venuta questa idea? Non lo so e forse la risposta si può trovare nel nome del blog stesso.
-Cosa ho intenzione di metterci? Difficile a dirlo, data la natura caotica della mente umana...
Per il momento cercherò di spiegare l'immagine qui sopra.
E' noto con il nome di "Attrattore di Lorenz" e rappresenta una pietra miliare nello studio del caos esattamente come l'esperimento di Michelson e Morris rappresenta una pietra miliare nella teoria della Relatività di Eistein o la canzone Blitzkrieg Bop rappresenta una pietra miliare della musica punk-rock.
Quello che trovo affascinante della teoria del caos è che la si può applicare a qualsiasi sistema fisico, economico, sociale e mostra quanto siano vani i nostri sforzi per cercare di comprendere e soprattutto prevedere l'universo: ad esempio, stamane mi sono levato di buon ora e, nonostante avessi programmato una mattinata di duro studio, mi ritrovo ora a scrivere su un blog perchè, mentre controllavo la posta mi è venuta in mente questa idea, ho constatato il fatto che in 10 minuti si poteva essere i "proprietari" di un blog e allora ho iniziato a pensare a come chiamarlo, cosa metterci, come metterlo ecc. etc. ecc...
Diciamo pure che se, invece di accendere il p.c. avessi preso gli appunti, a quest'ora avrei già fatto un paio di capitoli...
Tutto questo prende il nome di "Dipendenza Sensibile dalle Condizioni Iniziali" ed è un aspetto molto interessante della teoria del caos.
Lo trovo sorprendente!