mercoledì, settembre 19, 2007

V come Verifica

Io il V-Day l'ho appoggiato e ho rotto le scatole a tutti perchè andassero a firmare. Alla fine io, in piazza Castello c'ero. Arrivato in ritardo ma c'ero. Non ho potuto firmare ma i 3 punti della proposta di legge li condivido in pieno, ancora di più a 10 giorni dall'evento.
Vediamo perchè.

La raccolta firme doveva servire a dare un messaggio forte ai parlamentari dicendo loro:"Abbiamo letto il libro di Stella e Rizzo, facciamo fatica ad arrivare a fine mese e non troviamo nella politica le risposte che cerchiamo quotidianamente."
Già sapevo che questo messaggio le destre non l'avrebbero colto: Casini ne ha subito approfittato per giudicare l'evento come "un immorale oltraggio alla memoria di Biagi" (chi? Il giornalista? Biaggi con due g il motociclista? visto che non si è accennato a nessun Biagi, semmai alle disastrose conseguenze che ha prodotto una legge che porta quel nome) e Berlusconi per accusare la sinistra di "questo sentimento di antipolitica". Già, vero, sempre colpa dei comunisti, per qualsiasi cosa. Bravo continua la tua crociata.

Già queste reazioni a me basterebbero per far piazza pulita dei nostri dipendenti ma io speravo che almeno a sinistra, pardon, MENO-DESTRA, raccogliessero il sentimento popolare inserendo qualche considerazione nel nascente P.D.
P.D. che non sta per una bestemmia celata, come si faceva quando eravamo ragazzini, passati poi a uno più sano e soddisfacente "PORCO DUCE", ma per il nuovo Partito Democratico, con radici liberali, riformiste e cristiane e già che ci siamo possiamo chiamarlo Partito Democratico Liberale e Riformista Cristiano. Non sarà troppo lungo? Lo si può sempre accorciare e chiamare più semplicemente Democratico-Cristiano e siam tutti d'accordo. Ok?

E invece no. I nostri cervelloni invece che cavalcare l'onda, puntando magari anche solo sul III punto adducendo la colpa alla legge porcata di Calderoli, preferiscono confrontarsi nei loro castelli fatati o da "porta a porta" su tematiche ben più elevate, come questa e additare Grillo (anche i 332 mila firmatari?) come l'emblema dell'antipolitica.

Certo, non bisogna fare d tutta l'erba un fascio, qualcuno nella folla del governo più numeroso che si distingue c'è: il ministro di Clemenza e Giustizia, ad esempio. Lui sì che ha capito da che parte tira il vento. Infatti il giorno dopo una straordinaria raccolta firme per limitare i poteri e i privilegi della classe politica è andato a vedersi il granpremio di Monza con l'aereo di stato pagato dai contribuenti. Lui sì che è un'uomo astuto.
Astuto anche nel dare le spiegazioni: "Fino a prova contraria io sono un ministro di questa repubblica". Che uomo!

Io non ci sto. Queste reazioni sono per me sintomatiche del malessere che attanaglia la sfera politica in Italia.
Purtroppo, però, mi trovo anche contrario all'idea di trasformare i Meet-Up di Grillo in liste civiche: io non sono per la completa distruzione dei partiti, sono per la loro epurazione, per il ritorno ad una politica fatta di ideali e persone VERE, con un vero LAVORO, che si riprende dopo due mandati legislativi per non dimenticarsi che la nostra è una Repubblica fondata sul lavoro , una vera FAMIGLIA, non due o tre e in settimana si va a puttane che ci si sente soli, con i PROBLEMI veri che hanno i cittadini comuni.

Ecco io speravo in questo. Speravo che tutto ciò potesse essere contenuto nel nascente P.D., ma per il momento sono ancora una volta deluso.
Vedremo che fare il 14 ottobre...

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